I fornitori di servizi finanziari sudafricani sono pronti ad offrire prodotti e servizi cripto ai propri clienti, una volta apportate le modifiche alla normativa del Paese.

Il 19 ottobre, infatti, la Financial Sector Conduct Authority (FSCA) del Sudafrica ha modificato la legge sulla consulenza finanziaria del 2002, definendo le criptovalute come prodotti finanziari. La definizione implica che ora le criptovalute possono essere offerte da fornitori di servizi finanziari, sia nazionali che internazionali, a condizione che siano autorizzati in Sudafrica.

Il Sudafrica conta già un numero crescente di utenti retail nel campo delle criptovalute, stimato in 6 milioni di persone. Anche la Reserve Bank sudafricana ha adottato un approccio misurato nella regolamentazione del settore, nel tentativo di garantire la protezione degli investitori senza ostacolare l'innovazione.

Cointelegraph ha incontrato due importanti exchange di criptovalute che operano nel Paese, Luno e VALR, entrambi con una base significativa di utenti. Le società si trovano in una posizione privilegiata per offrire approfondimenti sull'ultima mossa normativa, dato che si rivolgono sia a clienti privati che istituzionali.

Farzam Ehsani, CEO di VALR, ha definito la mossa dell'FSCA come "una buona notizia per il Sudafrica, che sta tracciando un percorso verso la regolamentazione dei fornitori di servizi relativi ai cripto-asset nel Paese", assicurando al contempo "che essi servano il pubblico con integrità".

Marius Reitz, direttore generale di Luno per l'Africa, ha fatto eco a questi sentimenti sottolineando l'importanza della chiarezza normativa non solo per gli investitori ma anche per i fornitori di servizi finanziari del Paese:

"I requisiti per il rilascio delle licenze che deriveranno da questa classificazione porteranno a standard elevati nel settore, in particolare in relazione alla protezione dei consumatori, e i potenziali investitori saranno facilmente in grado di identificare i fornitori che soddisfano i requisiti normativi."

Reitz ha anche sottolineato il vantaggio principale, che ora consente ai consulenti finanziari di consigliare formalmente i clienti sugli investimenti in criptovalute. Prima che l'FSCA modificasse la definizione di criptovalute, i consulenti finanziari non erano autorizzati a fornire consulenza su opportunità di investimento non regolamentate.

"Il quadro normativo apre la strada a una più ampia adozione istituzionale. Il modo in cui ciò avverrà dipenderà dalla capacità, delle società finanziarie tradizionali e persino delle banche, di supportare pienamente questo prodotto finanziario di nuova concezione."

Anche Chris Becker, amministratore delegato di Tyme Bank per il cyber banking, ha fornito informazioni a Cointelegraph. La banca digitale sudafricana ha accolto con favore la mossa di regolamentare le criptovalute all'interno dei quadri normativi esistenti, nell'ottica di promuovere i servizi di moneta digitale e i pagamenti.

Becker, avendo lavorato precedentemente per Investec come responsabile della blockchain, ritiene che la mossa potrebbe portare un po' di conforto ai privati che sono stati cauti nell'interagire con i fornitori di servizi cripto a causa dei timori di una mancanza di regolamentazione.

Becker ha anche convenuto che la mossa normativa potrebbe favorire una maggiore adozione a lungo termine, se i fornitori di servizi finanziari utilizzeranno la nuova categoria di prodotti per offrire cripto-asset alla loro ampia base di clienti.

Tuttavia, l'incertezza normativa non ha impedito a società e istituzioni di esporsi alle criptovalute in Sudafrica. Entrambi gli exchange lavorano già con diversi clienti istituzionali.

VALR serve più di 700 aziende e istituzioni, tra cui alcune grandi istituzioni finanziarie tradizionali in Sudafrica. Ehsani ha dichiarato che negli ultimi cinque anni l'azienda si è concentrata sulla costruzione della propria infrastruttura, per collegare la finanza tradizionale del Paese ai mercati delle criptovalute. Luno consente anche ai clienti aziendali di utilizzare la sua piattaforma.

Nel frattempo, Becker ha sottolineato che i fornitori di servizi finanziari tradizionali non investono necessariamente nelle criptovalute:

"Altri regolamenti, come la legge sui fondi pensione e la legge sul controllo dei cambi, non prevedono ancora disposizioni per gli asset cripto".

Il CEO di VALR ritiene inoltre che nei prossimi mesi il Paese potrebbe assistere allo sviluppo e al rilascio di exchange-traded fund (ETF) legati alle criptovalute e di prodotti finanziari simili, ora che la regolamentazione sta diventando chiara:

"Credo che nel prossimo futuro inizieremo a vedere molti altri prodotti finanziari legati alle criptovalute. Molte persone ci stanno lavorando da tempo e ora, con la dichiarazione, dovremmo aspettarci di vedere gran parte di questo lavoro diventare visibile al pubblico".

Reitz ha fornito una visione più misurata dell'argomento, sottolineando che l'annuncio dell'FSCA è un primo passo verso la creazione di un ampio quadro normativo per le criptovalute in Sudafrica. Ritiene che sia necessaria una maggiore chiarezza sull'applicazione del regolamento per quanto riguarda i prodotti finanziari in criptovaluta, indicando come esempio il punto di vista degli Stati Uniti:

"Negli Stati Uniti, gli ETF Bitcoin possono detenere solo contratti futures su BTC o azioni di società e altri ETF con esposizione alle criptovalute, poiché la SEC continua a valutare la possibilità di approvare degli ETF che possiedano direttamente BTC."

Nel frattempo, l'FSCA ha lanciato un messaggio rassicurante nel corso della conferenza stampa che ha accompagnato l'annuncio del 19 ottobre. Come riportato inizialmente da Reuters, Eugene Du Toit, capo del Dipartimento Regulatory Frameworks dell'FSCA, ha chiarito che le criptovalute non sono riconosciute come moneta legale in Sudafrica.

Il regolatore, nel tentativo di proteggere gli investitori locali, ha sottolineato l'importanza di essere in grado di affrontare le truffe e le attività fraudolente del settore.