Le criptovalute e la legge in materia fiscale stanno creando una certa confusione in Corea del Sud.
Il 30 dicembre, il governo sudcoreano ha dichiarato che ai sensi della legge vigente non ha facoltà di imporre imposte sui profitti derivanti dalle transazioni aventi a oggetto criptovalute. Questo tuttavia è in contrasto con la recente imposizione da parte dell’Agenzia sudcoreana delle Entrate di una tassa pari a 80 miliardi di won (68,9 milioni di dollari) sull’exchange Bithumb Korea.
Il 29 dicembre, il giornale The Korea Herald ha riferito che l’Agenzia sudcoreana delle Entrate aveva riscosso 80 miliardi di won dall’exchange. Il giorno seguente Choi Kyo-il, legislatore iscritto al Partito della Libertà della Corea e membro della Commissione dell’Assemblea nazionale per la strategia e la finanza, ha ricevuto informazioni dal Ministero della strategia e della finanza relativamente alla questione fiscale applicata alle criptovalute. Nel documento del Ministero si legge che i profitti individuali derivanti da transazioni aventi a oggetto criptovalute non sono soggetti a imposizione, dal momento che non rientrano nei casi previsti dalla legge in materia di imposta sui redditi.
Stando a quanto rilevato dal Ministero, la normativa fiscale sudcoreana prevede una serie di voci soggette a tassazione. Poiché i profitti individuali legati a transazioni di criptovalute non sono previsti come reddito, non sono nemmeno passibili di prelievo fiscale.
Non sorprende quindi che Bithumb intenda adire le vie legali per evitare il pagamento dell’imposta, dal momento che non vigono ancora norme fiscale relativamente allo scambio di criptovalute.
Si lavora alle norme fiscali sugli asset digitali
Sebbene il governo sudcoreano si sia detto restio a imporre prelievi sui redditi derivanti dallo scambio di asset digitali, è comunque al lavoro sulle leggi in materia.
L’ex ministro sudcoreano della strategia e della finanza ha infatti confermato che saranno imposti i prelievi sugli asset digitali per il tramite di un futuro emendamento alla normativa in materia fiscale. A tal proposito, l’ex ministro si è così espresso:
"Prendiamo il caso di una transazione effettuata da una società avente a oggetto criptovalute. Qualsivoglia transazione che incrementi il patrimonio netto della data persona giuridica è soggetta a prelievo fiscale ai sensi della norma vigente, ma è di fatto impossibile ottenere entrate fiscali isolando le transazioni in criptovalute."
Il ministro ha inoltre svelato che il governo sta studiando i modelli di tassazione degli altri Paesi, così da mantenere una certa coerenza a livello internazionale:
"Siamo al lavoro su provvedimenti per imporre tasse sulle criptovalute a seguito di un’attenta disamina degli esempi di tassazione applicata da grandi Paesi, della conformità ai requisiti contabili e dell’intento comune a livello internazionale di prevenire il riciclaggio di denaro."
La Corea del Sud ha bisogno di definire le criptovalute
Stando al Korea Times, sebbene il governo sudcoreano intenda effettivamente stilare un testo di legge che regoli la tassazione sulle transazioni di criptovalute entro la prima metà del 2020, il Paese deve prima definire con precisione le crypto e gli asset digitali in generale.
Un altro punto da chiarire è se i profitti derivanti dallo scambio di criptovalute siano paragonabili a quelli legati ad altri asset come le azioni o l’immobiliare. Il governo sudcoreano dovrà poi avere accesso agli archivi delle transazioni effettuate sugli exchange di criptovalute prima di procedere all’emissione di una normativa in materia fiscale.
Allo stesso tempo anche gli Stati Uniti stanno cercando di fare chiarezza sulle criptovalute e sulla legge fiscale. Il 20 dicembre, otto membri del Congresso hanno spedito una lettera all’Internal Revenue Service (IRS) per ottenere maggiore chiarezza circa la tassazione delle criptovalute.
"Abbiamo scritto nell’aprile di questo anno sollecitando l’emissione di una guida per i contribuenti che utilizzano criptovalute e siamo lieti di constatare che ciò è stato fatto, affrontando anche molte domande che abbiamo posto. Tuttavia, siamo preoccupati che questa guida abbia creato molte nuove domande relative agli argomenti che cerca di affrontare, in particolare sui fork e sugli airdrop."