Secondo un report pubblicato da un organo di stampa locale, la Seoul Metropolitan Police ha effettuato il terzo raid in un mese negli uffici di Bithumb, l’exchange di criptovalute sudcoreano più grande del paese.

Durante il raid del 16 settembre, la polizia avrebbe sequestrato un certo numero di azioni di Bithumb Holdings appartenenti al direttore di Bithumb Korea, Kim Byung-Geon. Il mandato di sequestro è stato concesso il 14 settembre dalla Seoul Central District Court.

Kim aveva tentato di acquisire Bithumb senza successo, e nel processo era stato denunciato. In precedenza aveva presentato una richiesta per il sequestro di un numero significativo di azioni appartenenti al presidente Lee Jung-Hoon, il socio di maggioranza.

L’ultimo raid della polizia, il terzo questo mese, segue un’operazione iniziale avvenuta il 2 settembre e il successivo controllo del 7 settembre per la presunta grave frode finanziaria che coinvolgerebbe BXA, il token nativo di Bithumb.

Attraverso la promozione del token, che non è mai stato lanciato o quotato, Lee avrebbe preso parte a una frode che ha causato danni agli investitori per 25 milioni di dollari.

Secondo fonti del settore, all’inizio di settembre Samjong KPMG, supervisore della vendita di Bithumb, avrebbe completato una lettera di intenti (LOI) dichiarandosi intenzionata a vendere la propria quota in Bithumb Holdings.

Sembra che questo non sia stato possibile a causa dei raid avvenuti nel corso del mese e alla disputa legale in corso tra Kim e Lee.