Ethereum ha seguito con costanza una lunga tabella di marcia verso un sistema di consenso Proof-of-Stake: il 2020 ha visto l’implementazione di una base solida per Ethereum 2.0. La blockchain per smart contract si è affermata come una piattaforma supportata dalla seconda criptovaluta più preziosa al mondo, Ether (ETH), ed è diventata una risorsa fondamentale per gli sviluppatori intenzionati a costruire applicazioni e strumenti basati su blockchain.

L'emergente settore della finanza decentralizzata è stato sviluppato prevalentemente sulla blockchain di Ethereum, aggiungendo credibilità alla funzionalità della piattaforma. Il forte aumento dell’uso della blockchain è però costato molto caro, in quanto la velocità del network e i costi di transazione sono direttamente influenzati dal numero crescente di utenti e piattaforme arrivati sulla blockchain. Questa è la forza motrice alla base della transizione verso Eth2, già in via di attuazione.

Sembra che i progressi del network abbiano avuto un forte riscontro positivo nel 2020, e il nuovo anno inizia con un senso di grande anticipazione per il progetto. Quindi, quali sono le principali speranze nel 2021 per il prossimo passo nell’evoluzione di Ethereum?

Eth2, in breve

Ethereum 2.0 è il passo successivo nella transizione della blockchain da un meccanismo di consenso Proof-of-Work a uno Proof-of-Stake. Sarà una parte integrante dello sviluppo di Ethereum per rendere la blockchain più scalabile, sicura e sostenibile. L’obiettivo è consentirle di supportare migliaia di transazioni al secondo, così da rendere le applicazioni più veloci ed economiche da usare.

Anche la sicurezza è al centro delle attenzioni degli sviluppatori: il passaggio alla Proof-of-Stake dovrebbe garantire una maggiore protezione contro ogni forma di attacco. Infine, l’abbandono della PoW è fondamentale per limitare l’impatto ambientale del network di Ethereum. Il network, nel suo stato attuale, richiede grandi quantità di potenza di calcolo ed elettricità per mantenere la sostenibilità.

La prima fase è la Beacon Chain, lanciata il 1° dicembre 2020, che ha il compito di introdurre la PoS a livello di protocollo. Ora gli utenti di Eth2 possono fare staking di ETH e svolgere la funzione di validatore del network. Per diventare un validatore è necessario mettere in staking 32 ETH, dopodiché questi partecipanti elaboreranno le transazioni e creeranno nuovi blocchi sulla blockchain. Questo sarà il sistema incaricato di proteggere il network di Ethereum, e eventualmente sostituirà l’attuale meccanismo di consenso PoW.

Dopo il lancio della Beacon Chain, il prossimo passo è l’implementazione delle shard chain, prevista per quest’anno. Senza scendere nei minimi dettagli, lo sharding consente di dividere un database per distribuire il carico di lavoro. Ethereum utilizzerà le shard chain per ridurre la congestione del network e aumentare le velocità di transazione. Inoltre, ridurrà sensibilmente i requisiti hardware per gestire un nodo. Il piano prevede la creazione di 64 shard chain.

Eventualmente, la Beacon Chain assegnerà determinate shard chain a vari validatori, i quali distribuiranno il lavoro necessario per convalidare la blockchain di Ethereum. La prima iterazione di queste shard chain non elaborerà transazioni o smart contract ma archivierà e gestirà dati sul network.

L’obiettivo a lungo termine è combinare le shard chain con i rollup, che essenzialmente raggruppano transazioni off-chain da trasmettere successivamente al mainnet. Questo sviluppo dovrebbe migliorare notevolmente la capacità di elaborazione delle transazioni all’interno del network di Ethereum.

Un voto di fiducia

Cointelegraph ha contattato un paio di individui che lavorano in prima linea del continuo sviluppo di Ethereum. Ben Edgington, lead product owner di Teku, un client Eth2 creato da ConsenSys e progettato per staker aziendali e istituzionali, ha partecipato direttamente alla ricerca e allo sviluppo di Eth2.

Un importante tema di discussione relativo alla transizione in corso verso Eth2 è stata la quantità di ETH in staking nello smart contract della Beacon Chain. Edgington ha spiegato a Cointelegraph che la disponibilità a partecipare allo staking è stata molto positiva per gli sviluppatori:

“La quantità di ETH già in staking è un enorme voto di fiducia, non solo verso la Beacon Chain ma anche nei confronti del futuro di Ethereum. Sono impressionato da quanto è stato depositato così rapidamente, e incoraggiato dall’impegno della comunità di Ethereum verso ciò che abbiamo costruito e continueremo a costruire.”

Edgington ha aggiunto che il lancio della Beacon Chain è stato probabilmente la parte più difficile del progetto Eth2, e rappresenta un grande traguardo che ha rafforzato la fiducia per le prossime fasi nel viaggio di Ethereum.

Viktor Bunin, protocol specialist presso il fornitore di infrastruttura blockchain Bison Trails, ha spiegato a Cointelegraph che lo staking di ETH in corso dimostra il forte supporto da parte della comunità per il futuro del protocollo:

“Sono rimasto sorpreso dal fatto che gli afflussi hanno continuato ad essere così grandi, e credo sia possibile che la coda per entrare in Eth2 non si esaurirà per tutta la durata del 2021. Quindi ci sarà sempre un periodo di attesa prima che un validatore possa unirsi al network, in quanto un grande numero sta cercando di entrare allo stesso tempo.”

Anche Lubin e Buterin hanno grandi speranze

A inizio dicembre 2020, il fondatore di ConsenSys, Joseph Lubin, ha suggerito che la transizione verso la prossima fase di Eth2 potrebbe essere più veloce del previsto, considerando il lancio della Beacon Chain:

“Le persone coinvolte nell’ecosistema sono molto ottimiste su quanto velocemente le cose potrebbero procedere, in quanto il lavoro davvero complicato è stato effettuato lanciando la Phase 0.”

Come indicato da Lubin, la Ethereum Foundation si aspetta che l’implementazione degli shard miglioreranno drasticamente la disponibilità dei dati sulla blockchain di Ethereum. Ha suggerito che Eth2 potrebbe persino assorbire Eth1 “in un futuro non troppo lontano.

Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha fornito maggiori informazioni sullo sviluppo in corso dell’ecosistema durante un meetup online, organizzato su Youtube da Ethereum Buenos Aires il 29 dicembre 2020. Buterin ha illustrato gli obiettivi primari per l’ecosistema Ethereum nei prossimi 12 mesi.

Una questione centrale è l’attuale costo delle transazioni sulla blockchain, che il co-fondatore ha indicato come un punto dolente:

“Dobbiamo lavorare sodo per assicurarci che ci sia più spazio per le transazioni, in modo da non dover essere così dinamici a fare offerte per una quantità di spazio molto limitata in cui ci stanno pochissime transazioni.”

Inoltre, Buterin ha affermato che l’obiettivo per Ethereum è riuscire a supportare centinaia di milioni di utenti nel giro di qualche anno. Al momento, però, la blockchain può supportare solo da 15 a 45 transazioni al secondo.

Buterin ha delineato una tabella di marcia a medio termine per la scalabilità, evidenziando il potenziale dei rollup per consentire al network di elaborare da 1.000 a 4.000 transazioni al secondo. Quando lo sharding di Eth2 e i rollup verranno implementati insieme, Buterin ha sottolineato il potenziale per 25.000-100.000 transazioni al secondo.

Il co-fondatore di Ethereum ha concluso dicendo che, entro la fine del 2021, spera di vedere completata l’attuale tabella di marcia per lo sviluppo sia di Eth1 (PoW) che di Eth2 (PoS), oltre ad avere dei testnet attivi per la completa integrazione delle due blockchain insieme alla capacità di sharding:

“Potenzialmente, il supporto su light client per la blockchain Proof-of-Stake ancora prima della fusione potrebbe essere usato per fornire un migliore supporto light client alla blockchain Proof-of-Work.”

Gli sviluppatori di Ethereum hanno fiducia nel processo

Secondo le persone coinvolte, un tema comune emerso durante l’evoluzione in corso di Ethereum è stata la particolare attenzione alla qualità. Anche se le tempistiche sono state stabilite, gli sviluppatori sono più impegnati a costruire e implementare aggiornamenti senza affrettare le cose.

Bunin ha spiegato a Cointelegraph che vari utenti, sviluppatori e compagnie con cui è stato in contatto negli ultimi anni si sono lamentati del tempo impiegato per lanciare la Beacon Chain, ma erano entusiasti delle notizie a riguardo:

“Non hanno preso scorciatoie con la progettazione della Phase 0 e non hanno avuto paura di ricominciare da capo dopo tentativi falliti o la scoperta di nuove ottimizzazioni. Continueranno come dovrebbero a ottimizzare per il miglior design invece di pensare alla velocità di esecuzione.”

Come ha menzionato Buterin a dicembre 2020, la tabella di marcia per il 2021 include obiettivi di sviluppo sia per Eth1 che per Eth2. Quest’ultimo include lavori sulle shard chain, che promettono di migliorare la scalabilità del protocollo. Edgington spera di vedere il lancio delle shard chain entro la fine dell’anno, ma questo dipenderà dall’enorme mole di lavoro prevista per il 2021:

“Il design per lo sharding è a buon punto e mi aspetto ottimi progressi verso l’implementazione entro la fine dell’anno. Personalmente spero di vedere le shard chain lanciate nel 2021, ma non abbiamo ancora una data prevista. Inoltre, abbiamo anticipato la fusione tra Eth1 e Eth2 nella tabella di marcia, quindi ci lavoreremo in parallelo con lo sharding.”

La pressione per introdurre questi importanti aggiornamenti nel 2021 è innegabile. La DeFi è stata uno dei temi principali nel 2020 e ha gravato ulteriormente sulla blockchain di Ethereum. Tuttavia, Edgington ha ribadito il punto di vista secondo cui la comunità di sviluppatori non si lascerà influenzare da questo genere di pressioni nel suo approccio per l’anno nuovo:

“C’è sempre stato un senso di urgenza, a prescindere dalla DeFi! La tensione tra fare le cose per bene e farle in fretta è sempre presente, ma credo che siamo a un punto ragionevole.”

Bunin ritiene che lo sviluppo delle shard chain non sarà necessariamente accelerato, affermando che la mentalità degli sviluppatori tende più verso la qualità in quanto “stanno costruendo l’infrastruttura finanziaria del prossimo secolo.” Proseguendo, ha aggiunto: “mi aspetto che le shard chain verranno lanciate entro la fine del 2021, ma un eventuale posticipo non rappresenterebbe un problema.