In data 24 maggio, il prezzo di Bitcoin (BTC) è passato da 9.300$ a 8.750$. Nelle 24 ore successive ha toccato un minimo di 8.600$, incrementando le probabilità di un grosso pullback.

La contrazione iniziale al di sotto dei 9.000$ è coincisa con un massiccio afflusso di BTC sugli exchange: i dati on-chain dimostrano che nel fine-settimana alcune figure chiave del settore hanno venduto ingenti quantità di criptovaluta.

Chi sta vendendo Bitcoin?

Il ruolo degli exchange è principalmente quello di abbinare gli ordini di venditori e acquirenti. In altre parole, per comprare Bitcoin a 9.000$ è necessario che sulla piattaforma di trading sia presente un altro utente che vende BTC proprio a quel prezzo.

Willy Woo, noto analista del settore delle criptovalute, ha a tal proposito commentato:

"Quando diciamo che i trader stanno 'comprando' o 'vendendo', si tratta di un mito. Ogni trade viene abbinato, ogni trade ha un acquirente e un venditore. Pertanto, quando diciamo che il mercato sta comprando o vendendo, in realtà intendiamo che lo smart money [termine che indica l'insieme degli investitori esperti e ben informati] sta comprando o vendendo."

Quando i miner vendono i BTC da loro generati, applicano una forte pressione di vendita sul mercato. Secondo i dati di CryptoQuant, il 24 maggio l'afflusso di Bitcoin verso gli exchange ha toccato un picco di 2.435 BTC: in un solo giorno sono stati depositati BTC per un valore di ben 22 milioni di dollari.

Afflusso di Bitcoin verso gli exchange

Afflusso di Bitcoin verso gli exchange. Fonte: CryptoQuant

Inoltre, i dati di ByteTree mostrano che negli ultimi sette giorni i miner hanno generato 5.231 BTC e venduto 5.846 BTC. Pertanto i miner hanno venduto non soltanto tutti i BTC da loro generati, ma anche 614 BTC provenienti dalle loro scorte personali.

Per non andare in bancarotta, i miner sono costretti a vendere più BTC di quanto ne generano

Per non andare in bancarotta, i miner sono costretti a vendere più BTC di quanto ne generano. Fonte: ByteTree

La situazione in Cina potrebbe migliorare

Per i grossi miner situati nella regione del Sichuan, in Cina, la stagione delle piogge consentirà loro di negoziare prezzi più bassi per l'elettricità. Ciò significa che alcune aziende riusciranno a ottenere tariffe di appena 0,03$/KW, riducendo il costo di un singolo Bitcoin a circa 6.000$.

Tuttavia, per i miner operanti al di fuori della Cina l'halving potrebbe continuare ad avere un effetto fortemente negativo sui margini di profitto.

Ricapitolando, i dati sembrano indicare che la contrazione di Bitcoin sia stata causata dai miner, che hanno venduto ingenti quantità di BTC fra i 9.300 e i 9.400 dollari. Questo ha fatto abbassare il prezzo della criptovaluta, spingendo anche molti trader a vendere.