Sono passati circa dieci giorni dall'halving, e Bitcoin (BTC) fatica a tornare sopra i 10.000$ a causa di una nuova ondata di vendite da parte dei miner.
Stando ai dati raccolti dalla piattaforma CryptoQuant, negli ultimi cinque giorni i Bitcoin in uscita provenienti dalle mining pool sono aumentati del 600%: da 1.066 BTC a 7.426 BTC.
Miner di BTC vendono a 10.000$
Un incremento simile a quello registrato nella settimana precedente all'halving, quando i flussi in uscita dei miner sono cresciuti da 2.100 BTC a quasi 5.000 BTC.
I dati di CryptoQuant sembrano confermare la correlazione fra aumento delle vendite da parte dei miner e contrazione del prezzo di Bitcoin. In particolare, le vendite avvenute nella settimana precedente all'halving sono coincise con il crollo pre-halving di oltre 1.200$. Anche questa settimana abbiamo assistito a prestazioni negative: da 9.950$ a 9.340$.
Vendite sostenute da parte dei miner potrebbero avere un effetto ribassista sulla crescita di Bitcoin, che faticherebbe a tornare a un valore a cinque cifre.
Flussi in uscita di BTC provenienti dalle mining pool. Fonte: CryptoQuant
Riserve degli exchange in forte calo
Preoccupanti anche i dati degli exchange.
Secondo CryptoQuant, la quantità complessiva di Bitcoin in possesso degli exchange è notevolmente diminuita in seguito al crash del 12 marzo: questo valore ha tuttavia continuato a scendere anche quando il prezzo della criptovaluta si è poi ripreso.
Questo mercoledì, i 17 più importante exchange di criptovalute al mondo possedevano nel complesso 1,18 milioni di BTC: il valore più basso dal novembre del 2018. Al tempo il prezzo della coppia BTC/USD era di soltanto 3.100$.
Bitcoin in possesso degli exchange, grafico degli ultimi due anni. Fonte: CryptoQuant