Le Central Bank Digital Currencies (CBDC), sono state uno dei temi più caldi del mondo bancario e crypto nel 2020: uno dei progetti che sembra in fase più avanzata è la futura e-krona svedese. Mercoledì, il vicegovernatore della banca centrale del Paese, Cecilia Skingsley, ha confermato che l’ente sta valutando la possibilità di utilizzare i registri distribuiti per il proof-of-concept della sua CBDC.

La dirigente, durante un panel della conferenza CFC St. Moritz, ha dichiarato:

"La tecnologia che stiamo usando è una DLT chiamata Corda. [...]

Non pensiamo necessariamente che Corda sia la scelta migliore e ottimale per una eventuale futura e-krona, ma quando abbiamo fatto il nostro processo di procurement, la proposta di Accenture basata su Corda era quella che si adattava meglio ai nostri criteri."

Alla fine del 2019, infatti, la Sverige Riksbank ha avviato una collaborazione con la società di consulenza blockchain Accenture per il suo progetto CBDC. La Svezia sta lavorando su una CBDC già da anni, ma solo nel dicembre 2020 i leader del Paese hanno iniziato a valutare le conseguenze correlate all'emissione di un simile strumento.

Skingsley, tuttavia, ha chiarito che la Svezia non ha ancora confermato la sua decisione di emettere una CBDC

"Anche se stiamo esplorando la questione, la Riksbank non ha deciso di emettere una e-krona. Siamo ancora in una fase in cui stiamo studiando diverse opzioni. La Riksbank sta costruendo un proof-of-concept per una e-krona, e lo stiamo facendo al fine di ottenere una migliore comprensione di come tale valuta potrebbe funzionare in realtà, e quali compromessi bisognerà fare nella scelta tra diverse proprietà o funzionalità."

L’anno scorso diversi Stati hanno mostrato interesse verso una CBDC, tanto che alcuni analisti hanno parlato di una vera e propria “corsa”: per ora, la Cina sembra essere un passo avanti a tutti.