Secondo uno dei regolatori finanziari del Paese, Taiwan potrebbe assistere al lancio della sua prima stablecoin già nella seconda metà del 2026, grazie all'approvazione da parte dei legislatori di nuove norme in materia di asset digitali.

In base a quanto riportato mercoledì da Focus Taiwan, il presidente della Financial Supervisory Commission (FSC) Peng Jin-lon ha affermato che, in base alla tempistica prevista per l'approvazione della legislazione in materia, una stablecoin emessa da Taiwan potrebbe entrare nel mercato nella seconda metà del 2026.

Se il Virtual Assets Service Act venisse approvato nella prossima sessione legislativa del Paese, e tenendo conto di un periodo di transizione di sei mesi prima che la legge entri in vigore, si getterebbero le basi per il lancio di una stablecoin taiwanese.

Peng ha affermato che la bozza di legge deriva dal Markets in Crypto-Assets (MiCA) europeo e consentirebbe alle istituzioni non finanziarie di emettere stablecoin. Inizialmente, tuttavia, la banca centrale di Taiwan e la FSC limiterebbero l'emissione alle entità regolamentate.

L'anno scorso, i politici di Taiwan hanno iniziato ad applicare le normative antiriciclaggio in risposta alle presunte violazioni commesse dalle società crypto MaiCoin e BitoPro. A dicembre, tuttavia, gli enti regolamentati del Paese non avevano ancora lanciato una stablecoin ancorata al dollaro statunitense o al dollaro taiwanese.

Anche Taiwan sta valutando la possibilità di creare una riserva Bitcoin?

Oltre al progresso compiuto dalla FSC nella regolamentazione delle stablecoin, secondo alcune fonti i responsabili politici di Taiwan starebbero valutando l'ammontare totale dei Bitcoin (BTC) confiscati dalle autorità. Questa mossa indica che la nazione potrebbe prepararsi a lanciare una propria riserva strategica di criptovalute.

A maggio Ju-Chun, un parlamentare taiwanese, ha invitato il governo ad aggiungere BTC alle riserve nazionali come copertura contro l'incertezza economica.

Le riserve del Paese includono titoli del Tesoro USA e oro, ma nessuna criptovaluta. Altri Paesi, come gli Stati Uniti, hanno adottato politiche che promuovono Bitcoin e le riserve cripto.