La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha presentato un'ingiunzione in tribunale per obbligare Telegram a rilasciare tutti i dettagli su come i fondi generati tramite la ICO siano stati spesi.

La SEC sostiene che tali registri saranno molto importanti per il suo caso contro Telegram:

"I registri bancari richiesti sono molto rilevanti per le questioni discusse in questo caso, che comprendono quanto denaro Telegram abbia speso, e in che modo, nello sviluppo della TON Blockchain, dell'applicazione Telegram Messenger che verrà integrata con TON Blockchain, nonché di tutte le altre applicazioni correlate."

Ad ottobre dello scorso anno la SEC ha improvvisamente annunciato che la vendita della criptovaluta Gram, che ha generato per l'azienda ben 1,7 miliardi di dollari, rappresentava un'offerta illecita di token digitali.

La SEC desidera maggiori informazioni

In particolare, l'ingiunzione richiede che Telegram fornisca sia documenti che testimonianze relative ad importi, fonti e utilizzo del denaro ottenuto dagli investitori:

"Ora gli imputati si rifiutano di fornire i registri bancari relativi a come hanno speso gli 1,7 miliardi di dollari ottenuti dagli investitori negli ultimi due anni, e si rifiutano di rispondere alle domande sulla provenienza di tali fondi."

Un lungo caso

Come riportato da Cointelegraph, a ottobre la SEC ha presentato un'ordinanza restrittiva d'emergenza contro Telegram:

"La nostra azione di emergenza di oggi ha lo scopo di impedire a Telegram di inondare i mercati statunitensi con token digitali che riteniamo siano stati venduti illegalmente. Crediamo che Telegram non abbia fornito agli investitori informazioni relative alle operazioni commerciali, alle condizioni finanziarie, ai fattori di rischio e alla gestione di Gram e delle attività di business."

Questo evento ha posticipato il lancio della blockchain TON, nonostante l'azienda continui a negare che i Gram rappresentino dei beni azionari.