Tether sta riducendo le sue partecipazioni in commercial paper, ha riferito venerdì la società di stablecoin. L'azienda ha già raggiunto la somma target di 8,4 miliardi di dollari in commercial paper, in linea con i piani divulgati lo scorso mese, e continuerà a ridurre le sue partecipazioni nell'immediato futuro.

Il 31 luglio scadranno 5 miliardi di dollari di commercial paper, lasciando nel portfolio di Tether asset per un valore di 3,5 miliardi di dollari. Di conseguenza, le Treasury statunitensi costituiranno la quota maggiore delle riserve della società, sottolinea il report.

La stablecoin di Tether, USDT, veniva supportata da circa 20,1 miliardi di dollari in commercial paper al 31 marzo. Già al tempo l'azienda aveva affermato che la percentuale di commercial paper nelle sue riserve era in calo, e che l'asset era totalmente garantito.

Correlato: Il "volume reale" di USDC supera Tether su Ethereum, mentre l'offerta totale raggiunge i 55,9 miliardi

La stablecoin ha perso il proprio ancoraggio al dollaro per un breve periodo a maggio, a causa di repentino collasso dei mercati delle criptovalute. Il 15 giugno, due giorni dopo che la piattaforma di prestito Celsius ha annunciato che avrebbe interrotto i prelievi, Tether ha rilasciato una dichiarazione per confutare le voci secondo cui l'85% del proprio portfolio era costituito da commercial paper asiatici e cinesi scambiati a un prezzo scontato.

Inoltre, l'azienda ha sottolineato che il suo obiettivo era ridurre a zero il numero di commercial paper nel proprio portfolio. La capitalizzazione di mercato di USDT è scesa al minimo di otto mesi, meno 70 miliardi di dollari, pochi giorni dopo:

"Sono sempre stato franco riguardo ai tentativi di alcuni hedge fund di causare ulteriore panico nel mercato, dopo il collasso di Terra Luna. Mi è sembrato fin dall'inizio un attacco coordinato, con una nuova ondata di FUD, eserciti di troll, clown, ecc."

Il Chief Technology Officer di Tether, Paolo Ardoino, ha dichiarato su Twitter che la stablecoin era "sotto attacco" da parte degli hedge fund:

"Nonostante tutte le attestazioni pubbliche di terze parti, la nostra collaborazione con le autorità di regolamentazione, i nostri sforzi per incrementare il livello di trasparenza, il nostro impegno a eliminare gradualmente l'esposizione ai commercial paper e a convertire i nostri asset in Treasury statunitensi... continuano a pensare e affermare che siamo noi, Tether, i cattivi."