Il 14 luglio, il Procuratore distrettuale del Texas meridionale ha emanato un mandato di cattura nei confronti di un uomo, residente nello Stato americano, che avrebbe presentato richieste di prestiti fraudolente per 1,1 milioni di dollari nell’ambito del Paycheck Protection Program (PPP).

L’uomo sosteneva di richiedere i finanziamenti per affrontare la crisi causata dal COVID-19, ma avrebbe poi utilizzato il denaro per acquistare criptovalute.

Secondo l’accusa, pubblicata dal Department of Justice degli Stati Uniti, il ventinovenne Joshua Thomas Argires avrebbe presentato false dichiarazioni agli istituti finanziari. Argires avrebbe commesso la truffa richiedendo un finanziamento presso lo Small Business Administration (SBA), a nome di due diverse società: la “Texas Barbecue” e la “Houston Landscaping”, sostenendo che le imprese impiegavano numerosi dipendenti e affrontavano spese per stipendi nell’ordine delle migliaia di dollari.

I soldi venivano investiti in account su un exchange

Il denaro ricevuto in nome della Texas Barbecue sarebbe stato investito in un account sull’exchange di criptovalute Coinbase. L’atto di citazione illustra come, a partire dal 19 maggio, l’uomo avesse svolto una serie di transazioni al fine di depositare la cifra di 956.250$ nel conto di Coinbase, tramite cinque diversi bonifici.

Secondo le forze dell’ordine, il denaro sarebbe ancora depositato nell’account di Argires. Inoltre, questi fondi avrebbero già generato dei profitti:

“ARGIRES detiene il controllo esclusivo dell’account Coinbase. ARGIRES è l’unico utente associato a questo conto e non ci sono elementi che facciano supporre che un’altra persona lo aiuti a gestirlo.

Inoltre, l’indirizzo IP collegato a numerose transazioni effettuate sembra associato a un residence nella zona meridionale di Houston. Gli agenti ritengono che questo residence sia collegato ad ARGIRES.”

L’autorità texana di regolazione del mercato continua a combattere contro le truffe legate alle criptovalute. L’8 aprile, il Texas State Security Board (TSSB) ha emesso una diffida nei confronti della società Ultra Mining: l’impresa sarebbe coinvolta in numerose attività illecite, incluse false dichiarazioni agli investitori. Difatti, sosteneva di poter raddoppiare i loro fondi in brevissimo tempo.