Cardano ha recentemente festeggiato il terzo anniversario del lancio della sua mainnet: in vista di questa occasione, Cointelegraph ha avuto l'opportunità di discutere dei piani futuri del progetto con il nuovo CEO della Cardano Foundation, Frederik Gregaard.

Gregaard non ha ancora assunto ufficialmente la carica di CEO, ma ci ha assicurato che avrebbe iniziato a ricoprire questo nuovo ruolo qualche giorno prima del 1° novembre, anche se non conosceva ancora la data esatta. Attualmente sta terminando il suo periodo di lavoro presso PwC, in cui si occupa di guidare la divisione dei servizi finanziari digitali. Gregaard ritiene che esista una specie di pregiudizio naturale nei confronti delle blockchain pubbliche open-source, che egli definisce "gap di fiducia". 

Mentre l'intero mondo crypto ha appena 10 anni di vita, molte aziende affermate esistono da svariati decenni se non da secoli: è possibile che alcune di loro abbiano business plan che coprono orizzonti temporali più lunghi rispetto all'intero ciclo di vita di progetti come Cardano. Inoltre, non è un segreto che l'aspettativa di vita media di un progetto crypto tende ad essere bassa. Questo è stato esacerbato dalle numerose truffe legate alle criptovalute (spesso amplificate dai media), che hanno procurato una reputazione negativa a gran parte del settore agli occhi degli utenti corporate.

Se una grande impresa sceglie di utilizzare una blockchain per uno dei suoi casi d'uso principali, deve essere sicura che il protocollo scelto continuerà a ricevere aggiornamenti adeguati nel prossimo futuro. La mancanza di certezze in merito a questo problema ha creato quello che Gregaard definisce un "gap di fiducia". Uno dei suoi obiettivi principali sarà fare in modo che questo gap sparisca:

“In un progetto aperto come questo, è importante trasmettere alle grandi società la certezza che saremo operativi nei prossimi 10, 20, 30 anni. Solo così potranno investire su di noi anche nel lungo termine: dobbiamo dimostrare solidità sia dal punto di vista finanziario, che dal punto di vista del team e delle persone.”

Anche se Cardano è stato criticato per i notevoli ritardi dello sviluppo (proprio come suo “fratello maggiore” Ethereum), quest'anno le cose potrebbero cambiare: la piattaforma ha effettuato un aggiornamento della mainnet, chiamato Shelley, per abilitare le funzioni di staking e di pool. Tuttavia, sottolinea Charles Hoskison, entro la fine del 2020 sono previsti altri due importanti update: Goguen, che aggiungerà gli smart contract, e Voltaire, che introdurrà una governance decentralizzata.

Tenendo a mente le dichiarazioni di Hoskison, abbiamo chiesto a Gregaard quali siano i settori che potrebbero maggiormente beneficiare dall'implementazione di Cardano. Ci ha risposto che anche allo stato attuale dello sviluppo, Cardano può essere utilizzato in una serie di casi pratici facenti parte di ciò che lui chiama "servizi finanziari plus": 

“Quando parlo di servizi finanziari plus mi riferisco ai fondi di cassa, alle assicurazioni e così via. Vedo molti casi d'uso che possiamo iniziare ad affrontare già da ora.”

Gregaard ritiene inoltre che la pandemia di COVID-19 abbia portato a un'accelerazione nell'adozione degli strumenti digitali: "In sei mesi, abbiamo fatto gli stessi progressi che ci aspettavamo di vedere in cinque-sei anni." Nonostante ciò, il coronavirus ha anche fatto luce su alcune inefficienze all'interno del sistema sanitario: 

“Penso che uno dei maggiori problemi che abbiamo oggi sia che gli Stati dicono di avere fiducia l'uno nell'altro. La maggior parte degli ospedali e degli istituti sanitari dicono che in un certo senso siamo tutti sulla stessa barca, ma quando si tratta di una questione di vita e di morte, nonché della sicurezza del tuo Paese, allora la posta in gioco cambia, no?”

Secondo Gregaard, Cardano potrebbe essere utilizzato per una serie di casi d'uso nel settore sanitario, come il tracciamento della supply chain dei farmaci o la registrazione delle vaccinazioni effettuate dai pazienti. Tuttavia, il futuro CEO ha ammesso che si tratta di un mercato fortemente regolamentato, per cui è molto difficile cambiarne le dinamiche in breve tempo. Se Cardano intende davvero affermarsi nel mondo crypto, dovrà necessariamente competere anche in settori grandi e consolidati come questo.