A seguito del Merge tra la Mainnet e la Beacon Chain, la blockchain di Ethereum ha completato con successo la transizione dal protocollo di consenso proof-of-work a proof-of-stake (PoS).

La fusione ha avuto luogo stamane, con la rete che è passata al PoS senza soluzione di continuità, con la sostituzione dei miner e del loro hardware con validatori che mettono Ether (ETH) in stake per elaborare transazioni, aggiungere nuovi blocchi e mantenere la rete.

La domanda più pertinente nel settore è: cosa accadrà dopo? La Ethereum Foundation promette una lunga roadmap.

Buon compleanno beacon chain!

Ecco un diagramma aggiornato della roadmap per comprendere a che punto è lo sviluppo del protocollo di Ethereum e cosa ci attende.

(Sono sicuro che mancano molte cose, come tutti i diagrammi, ma integra molte cose importanti).

Il cofondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha precedentemente delineato un processo graduale composto da cinque fasi, che porterà la blockchain degli smart contract a ciò che viene chiamato l'"Endgame" dello sviluppo di Ethereum.

L'obiettivo finale è che la rete sia in grado di gestire una frequenza ed una dimensione di blocco elevate, nonché di elaborare migliaia di transazioni al secondo, pur rimanendo sufficientemente trustless e resistente alla censura.

Il Merge

Il Merge è stato il primo passo di questo processo in cinque fasi, che da allora è stato elaborato da numerosi sviluppatori di Ethereum, partecipanti all'ecosistema ed analisti. Il cambiamento chiave della fusione è la drastica riduzione del consumo di energia, che ha ridotto il consumo energetico di Ethereum del 99%.

Qualche ora prima del Merge, Buterin ha citato le stime di Justin Drake, ricercatore Ethereum, secondo il quale l'evento avrebbe ridotto anche il consumo globale di elettricità dello 0,2%.

"Il Merge ridurrà il consumo mondiale di elettricità dello 0,2%". 

Il secondo importante cambiamento determinato dal passaggio a PoS è la riduzione dell'emissione di ETH tramite le ricompense ai validatori per il loro lavoro di mantenimento della rete, facendo sì che ETH diventi un asset deflazionistico.

Il Surge

Il 2023 è l'anno in cui Ethereum implementerà lo sharding, un importante aggiornamento per aumentare la scalabilità e la capacità della blockchain di memorizzare e accedere ai dati.

La Ethereum Foundation descrive lo sharding come il processo di separazione orizzontale di un database per distribuire il carico di lavoro della rete. Ethereum utilizzerà lo sharding in sinergia con i rollup di livello 2, suddividendo la grande quantità di dati sulla rete.

In questo modo si prevede di ridurre la congestione della rete e di aumentare le transazioni al secondo. È l'alternativa decentralizzata all'ingrandimento di un database, alleviando la necessità per i validatori di memorizzare da soli tutti i dati della rete, il che richiederebbe un potente hardware.

Ciò significa anche che l'utente medio potrebbe eseguire un nodo o un client Ethereum su dispositivi personali come PC e dispositivi mobili, rendendo la rete più robusta grazie alla sua maggiore decentralizzazione.

Il Verge, Purge e Splurge

Le ultime tre fasi dello sviluppo di Ethereum, dopo il Merge, si svolgeranno nei prossimi anni.

Il verge è il terzo upgrade sulla tabella di marcia di Ethereum delineata da Buterin. Senza entrare troppo nei dettagli, questa fase prevede l'introduzione dei verkle tree, che ottimizzeranno l'archiviazione dei dati e le dimensioni dei nodi.

Come spiegato da Buterin in un approfondimento di giugno 2021, i verkle tree hanno una funzione simile ai merkle tree, che radunano tutte le transazioni in un blocco e producono una prova dell'intero insieme di dati per un utente che voglia verificarne l'autenticità:

"La proprietà chiave che i verkle tree offrono, tuttavia, è che sono molto più efficienti nella proof size".

La crittografia è leggermente più complicata, ma Buterin ha sottolineato che la riduzione della dimensione dei dati della prova sarebbe sufficiente a rendere i client stateless.

Il Purge comporterà la rimozione dei dati storici di riserva nel tentativo di attenuare la congestione della rete eliminando i dati superflui. Questo ridurrà essenzialmente la quantità di dati che un validatore deve immagazzinare. Buterin ha dichiarato che questo step permetterà alla rete di gestire circa 100.000 transazioni al secondo.

Cos'altro dovrei sapere?

Come riportato precedentemente da Cointelegraph, gli staker intenzionati a diventar validatori a tutti gli effetti della blockchain di Ethereum devono mettere in stake 32 ETH. Una comune idea erronea prevedeva che gli staker potessero recuperare i loro ETH bloccati una volta completata la fusione.

Per garantire la stabilità della rete, i validatori potranno ritirare i loro ETH in stake solo dopo l'aggiornamento Shanghai, previsto nei prossimi 12 mesi. I validatori possono anche ricevere commissioni per l'elaborazione delle transazioni, che vengono accreditate sul loro account di validatore.