Bitcoin (BTC) inizia una settimana cruciale su basi solide, riuscendo a cancellare settimane di perdite.

Dopo aver chiuso l'ultima candela settimanale a 21.800$, valore massimo da metà agosto, BTC/USD torna a proporsi appetibile a posizioni long.

Un lungo periodo di ribasso intervallato da una price action laterale sembra ormai definitivamente concluso, con la volatilità che dovrebbe essere il fattore principale dei prossimi giorni.

In effetti, poche settimane nella storia di Bitcoin sono state così movimentate come quella che ci aspetta.

Oltre al Merge di Ethereum, previsto per il 15 settembre, l'andamento dell'inflazione negli Stati Uniti verrà condiviso domani, con la pubblicazione dei dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) di agosto: la ricetta perfetta per l'imprevedibilità.

Ce la farà Bitcoin a superare la tempesta? Malgrado il quadro macro appaia poco nitido per gli asset di rischio, i dati on-chain continuano a indicare che il bottom dei prezzi sia già in fase di realizzazione.

Inoltre, questa settimana i fondamentali della rete di Bitcoin sono sulla giusta strada per toccare nuovi massimi storici, sottolineando la resilienza dei miner e la loro convinzione oltre la redditività temporanea.

Analizziamo insieme alcune delle principali aree da tenere d'occhio, mentre Bitcoin affronta il temibile "Septembear".

La solida chiusura settimanale alimenta le scommesse su BTC sul breve termine

L'ultima chiusura settimanale ha decisamente elargito un po' di sollievo ai rialzisti.

Dopo settimane di performance negative, BTC/USD è finalmente riuscito a siglare una settimana di guadagni convincenti, evitando persino una correzione dell'ultimo minuto durante la chiusura della candela, come riportato da Cointelegraph Markets Pro e TradingView.

Grafico settimanale di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Di conseguenza, chiudendo appena sopra i 21.800$, il prezzo costituisce una solida base per una settimana che potrebbe offrire una notevole volatilità.

Al momento della stesura, l'attuale livello sta delineando una zona di consolidamento, coincidente con un'importante trendline sotto forma di prezzo realizzato di Bitcoin. Secondo la società di analisi on-chain Glassnode, il livello si trova attualmente a circa 21.770$.

Prezzo realizzato di Bitcoin. Fonte: Glassnode

Nonostante ciò, BTC/USD deve ancora affrontare i livelli più significativi del mercato ribassista persi come supporto il mese scorso, primo fra tutti la media mobile a 200 settimane, attualmente intorno ai 23.330$.

Un'impennata a 22.350$ su Bitstamp, avvenuta durante la notte, ha comunque attirato l'attenzione dei trader, rafforzando il rialzo.

"Si tratta di un'offerta preliminare a 22.300$", afferma il popolare account Twitter Il Capo of Crypto:

"Penso ancora che i 23.000$ siano raggiungibili. Poi assisteremo all'inversione".

Un altro tweet ha tuttavia avvertito che "importanti resistenze" stiano per scagliarsi su Bitcoin e altcoin.

"A mio parere, vedremo un'ultima gamba rialzista del 5-7% a breve, poi distribuzione su bassi time frame, poi la bomba. Preparatevi", riporta.

Come segnale dell'inizio della volatilità, il collega trader Cheds ha evidenziato come Bitcoin abbia toccato la parte superiore della banda di Bollinger su timeframe giornaliero: attualmente, le bande si stanno lentamente allargando per fare spazio ad un range di trading più ampio.

Grafico giornaliero di BTC/USD con bande di Bollinger. Fonte: TradingView

Il CPI in arrivo si combina con la caduta del dollaro

Uno dei due principali punti di discussione della settimana riguardo la quotazione di BTC proviene da una fonte familiare: la Federal Reserve degli Stati Uniti.

Si attendono i dati sul CPI del mese di agosto e le speranze sono che la tendenza al calo dell'inflazione continui, dopo che la stampa di luglio ha mostrato la formazione di un picco.

Settimana intensa in arrivo;

- Dati CPI, che molto probabilmente daranno una direzione alla FED.

- Si avvicina il Merge di $ETH, uno degli eventi più importanti degli ultimi anni nel settore blockchain.

- Il climax sulla forza di $DXY si sta potenzialmente avvicinando.

Fuoco.

Se così fosse, ciò sarebbe una manna per gli asset di rischio che hanno sofferto pesantemente a causa dell'impennata del dollaro americano.

Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, è probabile che il Federal Open Markets Committee della Fed ripeta il rialzo dei tassi di interesse di 75 punti base, durante la riunione di settembre della prossima settimana.

Probabilità dei rialzi dei tassi target della Fed. Fonte: CME Group

Secondo gli analisti del dollaro, tuttavia, c'è già motivo di credere che la rimonta degli asset di rischio possa consolidarsi nei prossimi giorni.

L'indice del dollaro statunitense (DXY), reduce dai massimi ventennali, è sceso di quasi il 2,7% in soli quattro giorni.

La mia calcolatrice non riesce a contare il numero di commenti negativi che ho ricevuto dopo aver twittato il segnale di vendita di $DXY. 

"Una cosa che mi fa dubitare del mio orientamento al ribasso per Bitcoin e le criptovalute in generale a seguito del Merge di ETH è il DXY", rivela l'analista Mark Cullen, creatore della risorsa di trading AlphaBTC:

"Osserviamo un potenziale di 3 unità di divergenza [ribassista] formatesi sull'RSI e il FOMC di settembre è il prossimo mercoledì. Mi chiedo se vedremo $DXY rompere la parabola e spingere al rialzo gli asset di rischio".

Donald Pond, dirigente della Phoenix Copper, ha definito il grafico di USD e del DXY "il più importante in circolazione".

"Il dollaro è troppo forte e sta uccidendo tutto il resto", ha twittato.

"È sceso rapidamente negli ultimi giorni, ma è ancora in un forte trend rialzista. Nessun rimbalzo sostenibile per i mercati fino alla rottura del trend".

Grafico giornaliero dell'indice del dollaro americano (DXY). Fonte: TradingView

Il Merge è alle porte

Ai dati incoraggianti sull'inflazione si aggiunge un potenziale evento di spinta dei prezzi puramente tecnico, il Merge di Ethereum, previsto per il 15 settembre.

L'evento, ora destinato a diventare realtà dopo mesi di incertezza, vedrà la transizione di Ethereum da rete proof-of-work (PoW) a proof-of-stake (PoS) come algoritmo di consenso.

L'attesa è alle stelle sui social media e non solo: in particolare gli analisti si domandano quali saranno le conseguenze immediate, in particolare se gli investitori "venderanno la notizia" e faranno scendere i mercati immediatamente dopo il completamento del Merge.

Settimana importante per la community di #Ethereum e #Crypto con l'imminente Merge

Questi eventi tendono a creare maggiore liquidità, che può essere utilizzata a vantaggio delle whale attraverso l'ingegnerizzazione di determinati movimenti.

Non precipitatevi in posizioni se non ne avete già una ‼️

Tutti a discutere se sia meglio andare long o short al merge.

sembra uno di quei giochi in cui la scelta migliore sia non giocare

In un aggiornamento pubblicato il 10 settembre, la piattaforma di trading DecenTrader ha sottolineato la necessità di cautela e di evitare una impostazione "puramente rialzista".

"È importante ricordare che ci sono molteplici potenziali venti contrari che potrebbero far pendere la situazione a favore dei ribassisti, in particolare eventuali bug nel codice del Merge, una porzione significativa della rete Ethereum che passa ad un fork portando con sé il valore di mercato, nonché i venti contrari macro provenienti dai dati CPI statunitensi di agosto della prossima settimana", ha ribadito:

"È anche importante ricordare che, nel complesso, permangono rischi sistematici macro e geopolitici che potrebbero frenare la narrativa rialzista per ETH. Vediamo se il prezzo riuscirà a reggere, dopo il Merge".

DecenTrader ha paragonato la situazione con gli hard fork di Bitcoin, avvenuti dalla seconda metà del 2017. Ora come allora, il rischio di distrazione rimane.

"A lungo termine, il merge comporta modifiche fondamentali che interpretiamo come rialzisti per Ethereum, ma l'evento vero e proprio si rivelerà indubbiamente volatile in quanto il mercato si dibatte tra varie narrative", conclude l'aggiornamento:

"Siate estremamente cauti nei confronti di truffe, fork token ecc, ne abbiamo già visti diversi intorno ai fork Merge e ETHPoW".

Al momento della stesura, ETH/USD corregge per il secondo giorno consecutivo, puntando a 1.760$ dopo aver toccato i massimi locali di 1.790$.

Grafico orario di ETH/USD (Binance). Fonte: TradingView

Difficoltà e hash-rate ai massimi storici

I fondamentali della rete Bitcoin sono tutt'altro che ribassisti negli ultimi tempi e questa settimana la tendenza continua a salire.

Sia la difficoltà di mining che l'hash-rate di Bitcoin hanno raggiunto o sono destinati a raggiungere nuovi massimi storici nelle prossime 48 ore.

Secondo la risorsa di monitoraggio BTC.com, in occasione del prossimo riaggiustamento automatico la difficoltà aumenterà del 3%, spingendosi nella zona sconosciuta di 31.913 miliardi.

Dopo il precedente riaggiustamento del 9,26% avvenuto due settimane fa, questo è il più grande aumento dal 2021 e rappresenta un segnale chiaro che la concorrenza tra i miner è più sana che mai.

Panoramica dei fondamentali del network Bitcoin (screenshot). Fonte: BTC.com

In effetti, da quando la loro ultima fase di "capitolazione" si è conclusa il mese scorso, secondo i dati on-chain, i miner hanno fatto a gara per aggiungere potenza di hash alle loro operazioni. Ciò è esemplificato dall'hash-rate – la stima della potenza di hash combinata della rete Bitcoin – che ha raggiunto livelli mai visti prima negli ultimi giorni.

Secondo MiningPoolStats, questo picco si è verificato il 5 settembre e ha comportato una breve visita a 298 esahash al secondo (EH/s). Attualmente, l'hash-rate si attesta a poco meno di 250 EH/s.

La piattaforma di analisi TheTIE, nel frattempo, ha evidenziato che l'aumento dell'hash-rate ha anticipato la data del prossimo evento di halving.

"Mentre l'hash-rate di Bitcoin sale ai massimi storici, c'è un importante effetto di secondo ordine da ricordare: l'halving. Prima di adesso, era previsto per il 2024, ma ora la data prevista per il prossimo halving di $BTC è stata anticipata al quarto trimestre del 2023", riporta il commento al grafico.

Permane la paura estrema

Malgrado i dati e le analisi sembrino rialziste, l'intero mercato delle criptovalute non riesce ancora a scrollarsi di dosso un senso di inquietitudine.

In data odierna il Crypto Fear & Greed Index, dopo una breve corsa a rialzo, è tornato in "estrema paura", segnale che un cambio di trend definitivo debba ancora arrivare.

Crypto Fear & Greed Index (screenshot). Fonte: Alternative.me

L'indice ha trascorso gran parte del 2022 all'insegna della "paura estrema", siglando oltre due mesi consecutivi, il periodo più lungo di sempre.

Per Santiment, piattaforma dedicata all'analisi del sentiment delle criptovalute, l'umore è decisamente giustificato, a causa delle numerose prese di profitto sia su Bitcoin che su Ether.

"Oggi Bitcoin è tornato sopra i 22.000$ per la prima volta in oltre 3 settimane", ha riassunto:

"Il rapporto tra transazioni in profitto e in perdita di $BTC è ai massimi da marzo, e sembra che molti abbiano visto questo lieve rimbalzo come il segnale per tornare a far trading".
Grafico delle prese di profitto. Fonte: Santiment/ Twitter

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.