Ci sono pochissimi investimenti in grado di combinare le infrastrutture ed il venture capital. Il mining, se portato ai massimi livelli, permette di fare arbitraggio sui mercati energetici e contemporaneamente di accumulare Bitcoin (BTC). Questo è il motivo per cui stiamo assistendo ad un boom delle imprese che si lanciano nel settore del mining Bitcoin e cominciano a costruire delle megastrutture. Analizziamo quindi alcuni dei principali elementi da tenere in considerazione per un’impresa di mining profittevole.

Assicurarsi hardware di nuova generazione

Nel suo momento di massimo rendimento, nel 2018, Bitmain produceva oltre 95.000 macchine a settimana. Tuttavia, da quel momento, i suoi livelli di produzione sono scesi, anche a causa della disputa legale in corso. D’altro canto, MicroBT pianifica di consegnare centinaia di migliaia di dispositivi nel corso dell'anno. 

I Paesi occidentali ricevono solo una piccola parte di queste nuove macchine, e con 17 società di mining quotate in borsa e grandi speculatori ASIC che annunciano acquisti ogni settimana, è facile concludere che quella limitata fornitura di nuove attrezzature si esaurisce rapidamente. Costruire rapporti diretti con i produttori è diventato ormai fondamentale per assicurarsi un'ampia disponibilità di nuove macchine. Ma come ci si assicura quindi una fornitura stabile di hardware? Con un grande libretto degli assegni, ovviamente.

Ridurre le spese di capitale

Le economie di scala sono in contrasto con la decentralizzazione. Eppure, come la maggior parte degli altri settori economici, il mining premia le grandi dimensioni. Le società di mining più strutturate hanno accesso a sconti sui prezzi retail degli ASIC. Con un periodo di ammortamento medio pari a circa 300 giorni per le attrezzature di nuova generazione, lo sconto può ridurlo di oltre un mese. Inoltre i grandi miner versano meno acconti, in alcuni casi circa il 20%, rispetto all'oltre 50% applicato alle vendite retail. Questo permette ai miner di acquistare più macchine e di costruire delle strutture più grandi, più velocemente. 

Dal punto di vista delle infrastrutture, nella maggior parte dei casi la costruzione di una mining farm da 30 megawatt ha un costo per MW molto più basso rispetto ad un impianto da 3 MW

Massimizzare i profitti operativi 

Se volete energia a basso costo, dovrete investire notevoli capitali per spese come l'acquisto dei terreni, dei generatori e delle attrezzature, la costruzione di grandi infrastrutture, il finanziamento di performance bond, ecc. Sebbene i piccoli miner approfittino di fonti di energia a basso costo, le imprese più redditizie sono le più grandi: esse dispongono dei capitali necessari per assicurarsi le migliori posizioni e, come sappiamo, il costo dell'elettricità è uno dei fattori determinanti per il successo

Al di là dell'approvvigionamento di energia elettrica a basso costo, i grandi miner possono negoziare fee più basse per i pool, per lo sviluppo di firmware e per il software di gestione ASIC. Possono inoltre ridurre la quantità di manodopera necessaria per MW, aumentare l'efficienza della loro gestione e migliorare l'efficacia del loro utilizzo dell'energia. 

Accedere a meccanismi di finanziamento superiori 

Il mining è un'attività ad alta intensità di capitale, in quanto richiede costanti aggiornamenti delle attrezzature e nuovi acquisti. La realizzazione di una mining farm da 10 MW con attrezzature di nuova generazione può costare quasi 10 milioni di dollari, a seconda del prezzo di acquisto. 

L'accesso a varie forme di finanziamento è quindi fondamentale per far sì che le strutture rimangano grandi e godano dei vantaggi discussi in precedenza. 

Dal 2018 al 2019, la maggior parte di queste operazioni di mining sono state finanziate attraverso un mix di debito ed equity. Nel 2020 abbiamo assistito al boom dei finanziamenti ASIC. Le grandi aziende di mining sono ora in grado di raccogliere fondi dai finanziatori utilizzando le loro macchine ASIC come collaterale. Il numero di questi finanziatori è ancora limitato, per cui danno la priorità ai migliori operatori a basso rischio.

Anche i produttori sono cambiati

La maggior parte delle prime domande che vengono poste quando si presenta l'opportunità di fare mining riguardano le apparecchiature: "Da dove vengono i macchinari? Chi è il produttore? C'è una garanzia? Qual è il prezzo? Perché il prezzo cambia ogni giorno? Quando vengono spedite le macchine?” 

Produttori come Bitmain sono stati i pionieri del settore, sin da quando questa industria era un vero e proprio Far West. Nel 2016 è iniziata la corsa ad immettere sul mercato il maggior numero possibile di macchine. Cose come le politiche aziendali, i dettagli sulle spedizioni e sui prezzi, le garanzie, i centri di riparazione e la trasparenza furono quasi del tutto ignorate.

Quando entrarono nel settore le grandi imprese cambiò tutto, dalla mentalità dei produttori in giù. Ora chi produce attrezzature per il mining fa telefonate settimanali con i clienti più importanti, discutendo la visibilità della produzione e offrendo maggiore trasparenza nelle operazioni. Inoltre, ora la maggior parte dei produttori offre delle garanzie sulle macchine, ha aperto centri di riparazione e cerca di essere più trasparente sulle spedizioni e sui prezzi, anche se nel complesso il settore ha ancora molta strada da fare. 

Questa tendenza alla professionalizzazione del settore probabilmente continuerà anche in Occidente. 

Le mining pool offrono maggiore trasparenza 

Un’altra domanda che una grande azienda potrebbe porsi è: "Da dove arriveranno i soldi?"  

Di solito, la risposta è: da una mining pool, poiché esse comprano hash rate. Quindi, è legittimo chiedersi chi sia questa controparte e quali siano i rischi associati alla loro gestione. 

I pool sono stati storicamente un elemento problematico nella value chain del mining. Le grandi società hanno contribuito ad aumentare la trasparenza dei prezzi delle mining pool, hanno ridotto il numero di pool che rubano ai minatori e le hanno incentivate a sviluppare una nuova serie di funzionalità. Il settore delle mining pool si sta evolvendo rapidamente e se le aziende non tengono il passo, rimarranno indietro. Tutte queste tendenze andranno a beneficio delle grandi imprese, che vogliono trattare con controparti serie e conformi alle normative.

Consolidamento del settore 

Un'ondata di consolidamenti è probabilmente all'orizzonte nel settore del mining: ci sono centinaia di grandi aziende e team che lottano per avere un po' di spazio, pronti a farsi acquisire. 

Il consolidamento principale avverrà a livello di farm. Queste fusioni e acquisizioni avverranno molto probabilmente a livello di progetto piuttosto che a livello aziendale, in modo simile a quanto accade nell'industria immobiliare.  

Anche le società di servizi finanziari saranno acquirenti naturali, in quanto cercheranno di costruire un ecosistema che abbracci sia la catena del valore del mining che quella finanziaria. 

Finanziamento dell’hash rate 

Con ogni commodity tradizionale, le aziende hanno la possibilità di fare leva sugli strumenti finanziari per coprire i loro flussi di cassa attraverso futures e opzioni, vendere parte della loro produzione in contratti di acquisto o a termine, ed altro ancora. 

Ad oggi, ci sono pochissimi strumenti finanziari basati sull'hash rate. L'ingresso delle grandi società cambierà questa situazione, poiché stanno creando una domanda per questo tipo di prodotti. La necessità dei miner deve essere soddisfatta da altri attori, come i trader, così da creare mercati liquidi e solidi

Le prospettive a cinque anni per il mining 

Se aveste detto ai miner del 2015 dove ci troviamo oggi, probabilmente non vi avrebbero creduto: milioni di ASIC che mettono in sicurezza la rete, gigawatt di energia utilizzati e società come Fidelity che aprono la propria impresa di mining. 

È difficile prevedere come si evolverà settore nei prossimi cinque anni, ma credo che le grandi istituzioni continueranno a guidare l'innovazione nell'industria, creando una rete più sicura per Bitcoin. Ma questo porterà anche a nuove sfide come la censura a livello di protocollo, più procedure Know Your Customer/Anti-Money Laundering, meno decentralizzazione e così via. Le società di mining dovranno lavorare fianco a fianco con questi nuovi operatori per creare un futuro migliore per BTC.

Le opinioni, i pensieri e i punti di vista qui espressi sono ascrivibili solo all'autore e non riflettono o rappresentano necessariamente le opinioni e i punti di vista di Cointelegraph. 

Ethan Vera è il co-founder di Luxor Mining, piattaforma nordamericana di liquidazione dell'hash rate che serve la community di Bitcoin e di altre altcoin. Ethan è inoltre il co-founder di Hashrate Index, un sito web che riporta moltissimi dati correlati al mining. Prima di entrare nel settore del mining, Ethan era un banchiere di investimento presso Goldman Sachs.