Nella città di Suzhou, in Cina, il governo locale sta lanciando un'infrastruttura blockchain per fornire alla popolazione una vasta gamma di servizi notarili.

Secondo quanto riportato dal portale d'informazione China Quality News, le autorità di Suzhou hanno annunciato che questo programma permetterà a milioni di cittadini di accedere a uffici governativi e legali tramite Internet.

La piattaforma, realizzata grazie a una collaborazione fra l'Ufficio municipale di Suzhou per la vigilanza dei mercati e l'Ufficio municipale di Suzhou per la giustizia, includerà servizi legali a libertà personale, salute, diritto di proprietà e molto altro.

Network blockchain per la condivisione di file audio e video

Tutti i materiali verranno resi disponibili in cloud. Documentazione audio e video verrà condivisa fra tutti i notai coinvolti, semplificando l'utilizzo delle funzioni di tracciamento in tempo reale.

Il network si chiamerà "Chain notarile di Suzhou": permetterà alle autorità amministrative locali di svolgere i processi di notarizzazione completamente online, in maniera molto più rapida ed efficiente grazie alla condivisione dei file in cloud.

A differenza dei metodi convenzionali d'archiviazione di documenti audio e video nei database delle forze dell'ordine, questa nuova piattaforma blockchain conterrà ogni singola informazione utile alla risoluzione dei casi. Questo garantirà "semplice archiviazione dei dati, alto livello di sicurezza, impossibilità di manomissione e massima tracciabilità, migliorando la trasparenza delle operazioni delle forze dell'ordine."

Adozione della blockchain in Cina

La Cina continua a compiere passi da gigante verso l'adozione su larga scala della tecnologia blockchain del Paese. Ad esempio, a maggio nella provincia insulare di Hainan è stato lanciato un programma pilota basato su network blockchain che mira a rafforzare i pagamenti transfrontalieri.

Questo mese le autorità cinesi hanno rilasciato un piano per trasformare la provincia di Hainan in un grande porto per il libero scambio, così da agevolare investimenti e flussi di capitali dall'estero verso la Cina: una posizione fino a oggi ricoperta da Hong Kong.