Secondo i dati raccolti dagli analisti della Crypto Finance Conference (CFC), lo scorso anno le principali criptovalute per ROI hanno generato in media un rendimento di ben il 136.000%.
Tra tutti i progetti che nel 2017 hanno ottenuto almeno un milione di dollari, IOTA (MIOTA) ha generato per gli investitori un profitto del 614.934%, raggiungendo la prima posizione nella classifica stilata dai ricercatori.
IOTA è una piattaforma orientata ai prodotti Internet of Things (IoT) che utilizza una speciale rete detta Tangle. Si tratta di un protocollo differente rispetto alla classica blockchain, in quanto non utilizza blocchi e mining, bensì un grafico aciclico orientato: un sistema topologicamente ordinato nel quale differenti tipologie di transazione vengono portate a termine contemporaneamente su reti distinte.
Alla seconda posizione troviamo Nxt, un ecosistema decentralizzato specializzato in crowdfunding, amministrazione, servizi in cloud e scambio di beni digitali. Gli investitori nella criptovaluta NXT hanno ottenuto un ritorno superiore al 500.000%.
La popolare piattaforma Ethereum (ETH), fondata dall'ormai celebre Vitalik Buterin, ha invece ottenuto la terza posizione. Il progetto ha generato per i partecipanti un profitto del 141.000%.
Andrea-Franco Stöhr, cofondatore e CEO della CFC, ha così commentato i risultati della ricerca:
"Nessun progetto tra i primi dieci ha ottenuto un ROI inferiore al 6.000%: profitti inimmaginabili per gli investitori in molti altri mercati. Tali cifre dimostrano i numerosi vantaggi e la miriade di applicazioni delle criptovalute. L'enorme successo di questi progetti suggerisce inoltre che gli investitori dovrebbero puntare in particolar modo sulle compagnie che ridefiniranno il settore nei prossimi 10, 15 anni".
Profitti generati dai principali progetti per ROI. Fonte: Crypto Finance Conference
Questa settimana Alexis Ohanian, cofondatore di Reddit e Initialized Capital, ha fornito il proprio punto di vista per quanto riguarda gli investimenti in questa industria. L'uomo ha infatti intenzione di scommettere "sui picconi e sulle pale", vale a dire sui progetti estremamente "robusti" ma in certi casi "poco attraenti", sui quali si consolideranno le fondamenta stesse del settore.