Il settore delle criptovalute sta maturando, ritagliandosi pian piano una propria nicchia. Nonostante infatti i mercati azionari abbiano terminato una delle peggiori settimane degli ultimi dieci anni, le monete digitali hanno al contrario ottenuto una notevole ripresa.

Tuttavia, dopo un declino tanto intenso, sarà necessaria più di un semplice rialzo per confermare l'inizio di un nuovo uptrend. Questa crescita offre una buona opportunità d'acquisto per i trader a breve termine, ma gli investitori a lungo termine dovrebbero attendere la formazione di un solido bottom.

BCH/USD

Questa settimana Bitcoin Cash ha ottenuto un notevole rialzo, divenendo una delle criptovalute dalle prestazioni migliori. Questa impennata ha spinto la moneta alla quarta posizione in termini di capitalizzazione.

Tuttavia, prima che iniziasse la ripresa, il valore di Bitcoin Cash era stato persino superato da quello di Ethereum: un evento mai accaduto prima, dimostrando gli ingenti danni che la hard fork ha inflitto alla criptovaluta. Quali saranno i futuri movimenti di questa moneta?

BCH/USD

Dovremmo prendere in considerazione soltanto il periodo successivo alla fork. Da un massimo infragiornaliero di 451,35$ in data 15 novembre, in appena un mese la coppia BCH/USD è scivolata fino ad un minimo di 73,5$: si è trattato di un crollo dell'83,71%. Poiché la forte volatilità è una delle principali caratteristiche dei mercati delle criptovalute, consigliamo sempre di utilizzare degli stop loss.

Il trend complessivo rimane ribassista, ma quello a breve termine mostra segni d'inversione. La EMA a 20 giorni è un aumento e l'RSI è positivo, avvalorando la nostra analisi.

Tuttavia, nonostante il recente pullback, la criptovaluta ha recuperato soltanto il 50% del proprio valore originale. Prevediamo una dura resistenza a quota 262,43$, poiché la SMA a 50 giorni si trova attorno a questo livello.

Se nei prossimi giorni BCH non dovesse perdere troppo terreno, verrebbe segnalata la presente di acquirenti a questi livelli. Nel caso in cui i rialzisti riuscissero a superare la EMA a 20 giorni, potremmo assistere ad un'impennata a 307,01$, vale a dire il ritracciamento Fibonacci 61,8% del recente declino.

I ribassisti potrebbero al contrario spingere nuovamente la moneta sotto la EMA a 20 giorni, facendo potenzialmente scivolare il prezzo ancora una volta ai minimi.

IOTA/USD

La IOTA Foundation e Audi hanno presentato i risultati del proprio progetto, della durata di cinque mesi e al quale ha partecipato un pubblico selezionato. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di trovare soluzioni reali per il settore della mobilità, delle automobili e dell'Internet of Things.

La IOTA Foundation ha anche annunciato "Troika", una nuova funzione di hash sviluppata da CYBERCRYPT. L'algoritmo è già stato analizzato da svariati esperti, e l'azienda ha ora consentito al pubblico di valutarne la sicurezza. Coloro che riusciranno a risolverlo otterranno una ricompensa in denaro di 200.000€.

IOTA/USD

La coppia IOTA/USD ha perso parecchio terreno rispetto a dicembre dello scorso anno, quando il valore della criptovaluta aveva toccato un massimo di 5,8$. Un anno più tardi è stato raggiunto un minimo di 0,2051$, dal quale livello ha avuto inizio la ripresa. 

Nonostante un incremento del 77% rispetto al minimo appena citato, il valore della moneta rimane inferiore del 94% rispetto ai massimi storici. Questo conferma che il trend complessivo è ancora in calo, ma sono presenti segnali rialzisti a breve termine.

La EMA a 20 giorni è in aumento e l'RSI è positivo, suggerendo un attuale vantaggio da parte dei rialzisti. La ripresa sta ora affrontando una resistenza alla SMA a 50 giorni, in questo momento in calo.

Se la moneta riuscisse a superare tale livello, potremmo assistere ad un movimento verso quota 0,4037$, seguito da una probabile impennata a 0,5095$. Al contrario, se il prezzo dovesse iniziare a scendere, potrebbe trovare supporto alla EMA a 20 giorni. Un ulteriore breakdown farebbe scivolare la criptovaluta a 0,25$, e sotto ancora a 0,2051$.

I trader in possesso di posizioni long possono registrare profitti parziali, spostando lo stop loss più in alto per le posizioni rimanenti. Gli altri, che non hanno ancora acquistato la moneta, dovrebbero attendere la formazione di un minimo più alto prima di procedere.

TRX/USD

Il numero di account sul mainnet di TRON ha superato le 900.000 unità: si tratta di un traguardo importante. Il network ha continuato a crescere nonostante il mercato ribassista, e ha ora elaborato oltre 100 milioni di transazioni. Questi risultati porteranno ad un rialzo dei prezzi?

TRX/USD

La coppia TRX/USD ha superato la resistenza superiore, rientrando nel range compreso fra 0,01587681$ e 0,2990592$. Prima di scivolare al di sotto di esso circa quattro settimane fa, il prezzo era rimasto all'interno di tale intervallo sin da metà agosto.

I ribassisti non sono tuttavia riusciti a sfruttare il breakdown per spingere il prezzo ulteriormente verso il basso. Gli acquirenti ai livelli più bassi hanno infatti permesso alla moneta di tornare all'interno del range.

La criptovaluta potrebbe ora impennare verso la resistenza superiore a 0,02990592$: tale livello sarà un duro ostacolo da superare, sopra il quale potrebbe avere inizio un nuovo uptrend.

In basso, finché il prezzo rimarrà sopra quota 0,01587681$, il mercato offrirà opportunità d'acquisto. Nel caso in cui i ribassisti riuscissero a spingere la moneta sotto i 0,01089965$, potremmo assistere ad una ripresa del downtrend.

BSV/USD

Per qualche tempo la differenza di prezzo fra Bitcoin SV e Bitcoin Cash è stata di appena 10$. Entrambe le criptovalute hanno poi ottenuto dei rialzi, ma è stato BCH a guadagnare l'incremento maggiore. SV continuerà a seguire il fratello maggiore, oppure le prestazioni divergeranno ulteriormente?

BSV/USD

La coppia BSV/USD viene scambiata all'interno di un range compreso fra 80,352$ e 123,98$ sin dal 26 novembre. Il breakdown del 13 dicembre è durato poco, in quanto il prezzo è tornato nell'intervallo appena quattro giorni più tardi. I mercati hanno chiaramente rifiutato i livelli inferiori.

La successiva impennata ha spinto il prezzo fino al limite superiore del range. I tentativi di superare tale resistenza sono falliti sia in data 20 che 21 dicembre, ma il fatto che la moneta non abbia perso molto terreno è un segnale positivo: dimostra la presenza di un supporto d'acquisto.

Se il prezzo dovesse rimanere sopra i 100$, i rialzisti potrebbero tentare un nuovo breakout dal range. In caso di successo, il prossimo target si trova a 167,608$.

Se al contrario il breakout dovesse fallire, la criptovaluta potrebbe scivolare fino al minimo inferiore del range. In basso i supporti sono posizionati a 80,352$ e 65.031$.

DASH/USD

Pare che Dash sia penetrato nell'economia venezuelana: circa 2.500 commercianti nel paese hanno infatti iniziato ad accettare pagamenti con la criptovaluta. Si tratta di una cifra considerevole, dato che nel resto del mondo sono 4.500 i commercianti che accettano Dash.

DASH/USD

Il trend della coppia DASH/USD è chiaramente ribassista. Dopo aver raggiunto a dicembre dello scorso anno un massimo di 1.625$, il valore della moneta ha toccato la scorsa settimana un minimo di 56,214$. La successiva ripresa da tale livello è stata notevole, ma non abbastanza per essere considerata un'inversione del trend.

Affinché il trend cambi, il prezzo dovrà prima stabilizzarsi, formando un basing pattern e segnalando l'inversione. Se l'acquisto della moneta dovesse continuare, il pullback potrebbe raggiungere quota 120$, seguito da un movimento verso i 160$. 

In basso, i supporti si trovano a 80$ e 60$. Il downtrend riprenderà nel caso in cui i ribassisti riuscissero a spingere la moneta sotto i 56,214$. I trader a breve termine possono tentare di cavalcare l'onda verso l'alto, mentre gli investitori a lungo termine dovrebbero attendere la formazione di nuove configurazioni d'acquisto stabili.