Gli exchange poco affidabili rappresentano ancora oggi una grossa fetta dei volumi delle criptovalute. Stando ad un resoconto recentemente pubblicato da CryptoCompare, gli exchange considerati di bassa qualità, vale a dire con una valutazione di E o D, sono responsabili del 64% (316 miliardi di dollari) del volume complessivo di scambi. Le piattaforme di alta qualità, con un voto di A o AA, costituiscono invece soltanto il 5% (31 miliardi) di tale volume.

I volumi degli exchange di alta qualità continuano ad aumentare

Fortunatamente la situazione sta lentamente migliorando. A luglio di quest'anno, i volumi delle piattaforme di trading con valutazione A e AA sono aumentati rispettivamente del 10 e 29 percento. Quelli degli exchange di grado E sono invece diminuiti del 20% rispetto al mese precedente.

Aggregate monthly trade volumes by exchange grade

Volumi mensili sugli exchange, suddivisi per grado. Dal 2017 ad oggi. Fonte: CryptoCompare

Analisi dei trade

È interessante notare come la grandezza dei trade sugli exchange considerati poco affidabili, con valutazioni che vanno da F a C, risulti molto più alta rispetto al resto del mercato: su LBank, Coinsbit e CoinBene la grandezza media di ogni trade è rispettivamente di 3,7, 1,6 e 1,1 BTC.

Rispetto a Coinbase, con valutazione AA, i trade su LBank sono approssimativamente 15 volte più grandi. Ciononostante, mentre Coinbase gestisce oltre 100.000 scambi al giorno, LBank soltanto 25.000.

Il resoconto rivela infine che Liquid, Binance, OKEx e BitFlyer, quattro piattaforme di scambio considerate di alta qualità, hanno raggiunto le prime posizioni in classifica per quanto riguarda il numero di trade giornalieri. In media, su Liquid avvengono ogni giorno oltre 400.000 scambi, mentre su Binance circa 300.000.

Distinguere i fatti dalla finzione

A marzo di quest'anno, un resoconto pubblicato da Bitwise Asset Management ha svelato che ben il 95% dei volumi di Bitcoin (BTC) segnalati dagli exchange sono in realtà falsi, generati tramite wash trading al fine di scalare la classifica di CoinMarketCap.

Nel tentativo di risolvere il problema dei falsi volumi di trading, a maggio CoinMarketCap ha annunciato la rimozione dalla piattaforma degli exchange che non forniscono informazioni dettagliate sul live trading e sugli order book. Si tratta di un requisito obbligatorio: gli exchange che non condividono tali dati vengono automaticamente esclusi dai calcoli sul prezzo e sui volumi delle monete.