Il numero di Bitcoin (BTC) conservati sugli exchange centralizzati è diminuito costantemente da fine maggio, con deflussi giornalieri di circa 2.000 BTC (pari a circa 66 milioni di dollari ai prezzi attuali).

Il report “The Week On-Chain” pubblicato lunedì da Glassnode ha rivelato che le riserve di Bitcoin sugli exchange centralizzati sono precipitate a livelli intoccati da aprile, il mese che ha visto BTC decollare verso il suo massimo storico a poco meno di 65.000$.

I ricercatori hanno sottolineato che durante la bull run conclusa in questo picco l’incessante riduzione delle riserve di BTC sugli exchange era un tema chiave. Glassnode afferma che la maggior parte di questi BTC è finita nel GBTC Trust di Grayscale o è stata accumulata dalle istituzioni, causando “un continuo deflusso netto dagli exchange.

Tuttavia, quando i prezzi di Bitcoin sono crollati a maggio, questo trend si è invertito con la crescita delle monete inviate agli exchange per la vendita. Ora, il volume di trasferimento netto è tornato in territorio negativo con l’aumento dei deflussi.

“Sulla base della media mobile a 14 giorni, le ultime due settimane in particolare hanno visto un ritorno più positivo ai deflussi dagli exchange, al tasso di ~2.000 BTC al giorno.”
Volume di trasferimento netto di BTC da/a exchange
Volume di trasferimento netto di BTC da/a exchange. Fonte: Glassnode

Inoltre, il report ha fatto notare che nell’ultima settimana la proporzione delle commissioni di transazione on-chain rappresentata da depositi su exchange è calata fino a una dominance del 14%, dopo un breve picco intorno al 17% a maggio.

Questo mese, le commissioni on-chain associate ai prelievi hanno registrato un rimbalzo notevole dal 3,7% al 5,4%, suggerendo una crescente preferenza per l’accumulo rispetto alla vendita.

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Il calo delle riserve sugli exchange sembra coincidere con un aumento di flussi di capitale nelle ultime due settimane verso i protocolli della finanza decentralizzata. Stando a Defi Llama, il valore totale bloccato è cresciuto del 21% dal 26 giugno, passando da 92 a 111 miliardi di dollari.