Stando agli analisti d'investimento e ai dirigenti del settore crypto, l'ordine esecutivo del Presidente Donald Trump riguardante l'istituzione di una riserva strategica statunitense in BTC e di una riserva nazionale di asset digitali è destinato a fungere da catalizzatore per una più ampia adozione di Bitcoin.
Il 6 marzo, Trump ha riconosciuto la necessità di “sfruttare” il potere degli asset digitali firmando l'ordine esecutivo dedicato, che recita:

“Poiché vi è una fornitura prefissata di BTC, vi è un vantaggio strategico nell'essere tra le prime nazioni a creare una riserva strategica in Bitcoin”.

Ryan Rasmussen, head of research di Bitwise, prevede un effetto a cascata in cui altri Paesi e investitori privati investiranno in Bitcoin (BTC) con rinnovata fiducia. “Il principio di fondo non è mai stato ‘il governo degli Stati Uniti compra tutti i BTC del mondo’”, ha dichiarato.

Fonte: Ryan Rasmussen

I grandi investitori istituzionali, come i gestori patrimoniali, le istituzioni finanziarie e gli enti pensionistici, ora “non hanno più scuse” per non incrementare l'esposizione a Bitcoin e agli altri asset crypto approvati dall'amministrazione Trump. 
Con la riduzione della pressione di vendita, le probabilità che il governo statunitense e i singoli Stati acquistino Bitcoin non possono che aumentare, sostiene Rasmussen, aggiungendo:

“La probabilità che il governo metta fuori legge Bitcoin è definitivamente pari a zero”.

Andrew O'Neill, digital assets managing director di S&P Global Ratings, sottolinea che la riserva in Bitcoin includerà solo i BTC già di proprietà del governo statunitense, in particolare quelli confiscati attraverso procedure penali o civili.
L'ordine del presidente di detenere Bitcoin “è principalmente simbolico” per il riconoscimento formale di Bitcoin come riserva, sostiene O'Neill. Il provvedimento ha inoltre introdotto una chiara distinzione tra Bitcoin e gli altri asset crypto: 

“L'ordine contempla la possibilità di acquisire ulteriori Bitcoin per la riserva, a condizione che ciò possa avvenire in modo neutrale dal punto di vista del bilancio”.

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Nel corso di un'intervista rilasciata a Cointelegraph, Ryan Lee, chief analyst di Bitget Research, dichiara di prevedere che Trump svelerà ulteriori dettagli sulla crypto riserva strategica il 7 marzo, in occasione del summit alla Casa Bianca.
A detta di Lee, l'esito del vertice potrebbe influenzare in modo significativo il panorama normativo e il sentiment istituzionale nei confronti degli asset digitali, orientandosi verso la chiarezza sulla classificazione dei token, gli incentivi fiscali e la riduzione delle azioni di enforcement, con il possibile abbattimento delle barriere per banche e fondi.

“Un vertice proficuo potrebbe consentire a Bitcoin di recuperare i 100.000 dollari e agli asset crypto come Ether (ETH), XRP (XRP) e Solana (SOL) di impennare, cementando la leadership degli Stati Uniti nei mercati crypto globali”. Al contrario, la mancanza di passi concreti potrebbe deludere gli investitori, sottolineando l'alta posta in gioco di questo evento”.

Germania in preda al panico svende 50.000 BTC al minimo di mercato

Nonostante le discussioni sull'adozione globale di Bitcoin, molti cultori del settore hanno rammentato la decisione prematura della Germania di cedere 50.000 BTC tra il 19 giugno e il 12 luglio 2024, a un prezzo medio di mercato di circa 60.000 dollari per BTC.

Profitti cumulativi del governo tedesco dalle vendite di Bitcoin. Fonte: Arkham Intelligence

Come è noto, il governo tedesco aveva accumulato 50.000 BTC tramite confische dal sito di pirateria movie2k. La vendita dei proventi ha generato circa 2,6 miliardi di euro (2,87 miliardi di dollari).
Stando a Cointelegraph Markets Pro e CoinMarketCap, il valore di mercato di 50.000 BTC supera attualmente i 4,45 miliardi di dollari. La decisione affrettata della Germania di vendere i BTC confiscati è costata al governo oltre 1,58 miliardi di dollari, considerando un prezzo di mercato di 88.972 dollari.

Traduzione a cura di Walter Rizzo