Secondo una nuova indagine, implementare la tecnologia blockchain potrebbe far risparmiare agli Emirati Arabi Uniti (EAU) oltre 3 miliardi di dollari.

Stando a quanto riportato il 15 gennaio dall'Emirates News Agency, i risultati della ricerca sono stati rivelati in un white paper intitolato “Inclusive Deployment of Blockchain: Case Studies and Learning from the United Arab Emirates".

Il documento è stato redatto dal Centro per la Quarta Rivoluzione Industriale degli EAU (un'organizzazione multistakeholder che si concentra su scienza e tecnologia) la Dubai Future Foundation e il World Economic Forum.

Le priorità per l'implementazione della tecnologia

Il white paper mira a comprendere l'attuale livello di applicazione della blockchain, le principali sfide e i fattori di successo associati alla tecnologia. Allo studio hanno partecipato più di 100 organizzazioni di oltre 60 entità governative e non governative che fanno già uso della tecnologia.

La stragrande maggioranza (80%) delle entità governative intervistate hanno definito l'identificazione precoce delle soluzioni blockchain applicabili come il fattore più importante nell'implementazione della tecnologia.

Per le organizzazioni più grandi, il successo dell'implementazione della blockchain si basa su portata, ruoli e responsabilità ben definiti all'interno dei progetti.

Per quanto riguarda il settore pubblico, l'istruzione e l'intesa tra le parti sembra essere la sfida più critica, mentre il settore privato mette in evidenza l'incertezza normativa come una delle preoccupazioni fondamentali.

Secondo l'analisi, con l'integrazione della blockchain nelle proprie operazioni, il governo degli EAU potrebbe anche snellire drasticamente i processi burocratici, eliminando 398 milioni di documenti stampati e 77 milioni di ore di lavoro all'anno.

Il focus degli EAU sulla blockchain

Gli Emirati Arabi Uniti sembrano essersi buttati a capofitto nell'industria, visto che l'80% delle società dei settori pubblico e privato utilizza già la tecnologia. Gli EAU, insieme al Bahrain e all'Arabia Saudita, sono in prima linea per l'adozione di una legislazione positiva per criptovalute e blockchain. Come riferito a Cointelegraph dall'autore Sukhi Jutla, infatti:

"Gli EAU sono stati abbastanza intelligenti da capire che questa innovazione crescerà negli anni a venire e non vogliono farsela scappare. Non sarei sorpreso se diventassero la nazione leader in questo settore proprio come hanno fatto con quello petrolifero e delle proprietà."

Negli ultimi mesi, gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato una serie di iniziative legate alla blockchain, tra cui la via della seta digitale, che mira a digitalizzare i processi commerciali, lo sviluppo della prima piattaforma di exchange di documenti finanziari basata sulla tecnologia del Paese, e il progetto blockchain Pilsal, che ha l'obiettivo di fornire maggiore sicurezza, trasparenza ed efficienza nelle spedizioni e nella logistica.