Come è noto, l'autorità di regolamentazione dei titoli degli Emirati Arabi Uniti ha siglato un accordo di cooperazione con l'autorità di regolamentazione delle criptovalute di Dubai finalizzato a dimostrare la “coesione normativa” in tutto il Paese, razionalizzando il regime di licenze.
L'agenzia finanziaria federale degli Emirati Arabi Uniti, la Securities And Commodities Authority (SCA) e l'autorità di regolamentazione delle criptovalute di Dubai, la Virtual Assets Regulatory Authority (VARA), hanno annunciato un accordo che consentirà la supervisione reciproca dei provider di servizi di asset virtuali (VASP) nel Paese.
Con l'accordo, i VASP che operano a Dubai e che desiderano ottenere una licenza dalla VARA “potranno registrarsi di default presso la SCA per servire gli EAU nel loro complesso”. Tuttavia, la SCA ha chiarito che i VASP che desiderano operare in emirati diversi da Dubai dovranno comunque ottenere una licenza dall'ente regolatore.
L'annuncio chiarisce che l'accordo riguarda il meccanismo di supervisione reciproca dei fornitori di criptovalute. Ciò include l'imposizione di sanzioni e multe, lo scambio di informazioni e la cooperazione nella formazione dei dipendenti.
Coesione normativa in tutto il Paese
Sua Eccellenza Helal Saeed Al Marri, presidente del consiglio esecutivo di VARA, ha dichiarato che la collaborazione con la SCA consentirà una “efficiente trasportabilità dei servizi regolamentati”, garantendo al contempo il rischio di mercato in tutto il Paese. Il funzionario ha affermato che:
“La giornata di oggi sancisce una tappa fondamentale, che dimostra la coesione normativa negli Emirati Arabi Uniti, portando avanti la nostra visione condivisa di un ecosistema di asset virtuali solido, sicuro e interoperabile”.
Nel frattempo, Sua Eccellenza Mohamed Ali Al Shorafa, presidente della SCA, ha dichiarato che l'obiettivo è quello di promuovere la crescita e la stabilità degli asset virtuali negli EAU. Il funzionario ha aggiunto che ciò garantisce l'applicazione della legislazione antiriciclaggio (AML) e aumenta la fiducia nell'ecosistema di investimento del Paese.
Emirati Arabi Uniti si dimostrano di essere favorevoli alle criptovalute
Oltre alla collaborazione tra le autorità di regolamentazione volta a promuovere la diffusione delle criptovalute nella regione, il mese scorso si sono registrati nuovi sviluppi anche nell'approccio giudiziario alle criptovalute. Il 16 agosto, l'avvocato degli Emirati Arabi Uniti Irina Heaver ha esposto che il Tribunale di primo grado di Dubai ha riconosciuto le criptovalute come una forma di pagamento valida per i contratti di lavoro.
La Heaver ha dichiarato che la sentenza nel caso numero 1739 del 2024 costituisce un precedente positivo che incoraggia l'integrazione delle valute digitali nelle transazioni finanziarie.
A causa di questi sviluppi nella regione, uno studio ha anche riconosciuto il Paese come uno dei leader nell'adozione globale delle criptovalute. Uno studio condotto dalla società di consulenza sulla migrazione degli investimenti Henley & Partners ha dimostrato come gli Emirati Arabi Uniti siano al terzo posto a livello globale nell'adozione delle criptovalute, superando Paesi come gli Stati Uniti.
Traduzione a cura di Walter Rizzo