La banca centrale ucraina ha completato con successo il programma pilota per l'e-Hryvnia, la moneta digitale nazionale.

La Banca Nazionale dell'Ucraina (NBU), che sta studiando l'idea di valuta digitale da almeno un anno, ha avviato il programma pilota a dicembre 2018: lo ha svelato Aleksandr Yablunivskiy, a capo del dipartimento dell'istituzione dedicato a reti per pagamenti e innovazione.

"Alla fine dello scorso anno abbiano iniziato un pilota pratico. Lo strumento è stato rilasciato per alcuni dipendenti della NBU, al fine di valutarne gli utilizzi pratici e la capacità della banca di realizzare progetti in futuro, e anche per ottenere pareri dagli utenti", ha spiegato l'uomo.

Attualmente l'Ucraina è uno dei paesi che fa maggiore affidamento sui pagamenti con denaro cartaceo: una inefficienza che il governo pianifica chiaramente di risolvere, considerando i precedenti annunci relativi all'e-Hryvnia.

Dopo aver analizzato i risultati del programma pilota, la banca deciderà la sua prossima mossa. "Possiamo affermare di aver superato i leader globali [per quanto riguarda le nazioni interessate al settore delle criptovalute]" ha commentato Yablunivskiy, "dato che abbiamo effettivamente compiuto dei passi, seppur limitati, nel campo della ricerca pratica."

L'uomo ha anche specificato che l'e-Hryvnia non dovrebbe essere considerato una criptovaluta:

"Non stiamo parlando di una criptovaluta, ma di una moneta digitale distribuita da una banca centrale. Può essere implementata sia con registri centralizzati che decentralizzati."

Questo mese Hossein Nabilou, ricercatore presso la Facoltà di Legge, Economia e Finanza dell'Università del Lussemburgo, ha presentato uno studio dal titolo "Central Bank Digital Currencies: Preliminary Legal Observations". A suo parere l'idea di distribuire una Central Bank Digital Currency (CBDC) è fin troppo allettante per essere ignorata dalle istituzioni bancarie.