Quando si parla di crypto e regolamentazione si tende spesso a farlo con toni drammatici, come fosse il preludio della fine. È indubbio che i fari dei regolatori cambieranno questo mondo, ma ciò non sarà necessariamente un male. Le criptovalute sono nate come un paradigma alternativo, sulle ali di un mondo libero e trasparente, in cui non ci fosse bisogno di un ente centrale che funga da garante. Bello, ma anche utopistico; o forse è solo ingenuo pensare che basti comprare BTC per cambiare il mondo. I prezzi non fanno le rivoluzioni, ma sono conseguenza del comportamento e della percezione delle persone.

Ricordiamoci che la qualità – o l'utilità superiore – sono dei miti: al mondo esiste solo la percezione. Non fosse altro che per cogliere la qualità è necessario provare; ma in pochi provano qualcosa che pensano non apprezzare, o che peggio temono possa bruciare i loro risparmi.

Il successo delle criptovalute non passa per una blockchain più e sicura, questo è un prerequisito che dovremmo dare per scontato. Non fraintendeteci: siamo consapevoli del fatto che la tecnologia attuale non è ancora ai livelli che noi tutti vorremmo. Ma sta crescendo e ci sono tutti i presupposti perché possa raggiungere gli standard necessari nei prossimi anni; ma non sarà questo a portare la blockchain al grande pubblico. La vera sfida sarà normalizzarne la percezione integrandola nella vita di tutti i giorni. Ed è qua che le regolamentazioni potrebbero svolgere un ruolo fondamentale.

Ad oggi, i media, i governi e le grandi istituzioni si sono fermamente opposti a tutto ciò che riguardava questo mondo. Le criptovalute sono spesso state schernite, ridotte alla stregua di uno strumento energivoro atto a scopi criminali: non c'è da sorprendersi se la percezione dell’utente medio sia negativa. Ma qualcosa sta finalmente cambiando. I grandi fondi d'investimento hanno apertamente dichiarato il loro interesse, dando nuova dignità e linfa a questi asset finanziari. E qua torniamo alle regolamentazioni di cui prima: per fare crescere il mercato servono nuovi capitali, che a loro volta richiedono un quadro regolamentare chiaro che permetta a istituzioni, banche e fondi di potersi esporre a questo settore in modo sicuro.

È innegabile: tutto ciò porterà a regole più stringenti, molte applicazioni DeFi inizieranno a richiedere KYC, mentre ad altre sarà impedito di operare. È il prezzo da pagare, nonché un inevitabile passaggio nell'evoluzione di questa tecnologia.

Il cambiamento avviene per gradi e passa dall'abitudine. Arriverà il giorno in cui la blockchain ridurrà la pervasività degli enti regolatori e garantirà sicurezza e trasparenza non con la burocrazia ma attraverso la tecnologia. Ne siamo certi, ma quel giorno non è oggi. La sfida ora è portare la blockchain e le criptovalute nella vita di quante più persone, devono diventare tecnologie abituali e parte della nostra quotidianità. Le regolamentazioni non dovrebbero farci paura, ma al contrario dovremmo accoglierle. E se ci pensate le stesse CBDC, ovvero le valute nazionali digitali – per quanto distopiche – non sono altro che l'ammissione che la blockchain e tutto ciò che la circonda sono qua per restare.

Le regolamentazioni non sono qualcosa da combattere: dovremmo invece promuovere un dibattito positivo attorno ad esse, con la consapevolezza che il futuro della blockchain è ogni giorno più forte. 

Alberto Cuculachi è un imprenditore, divulgatore e professore universitario in Marketing e Business Development. Segue il mondo blockchain dal 2013, e nel 2021 ha fondato il canale YouTube DeFi Talks. Nell’ultimo anno, attraverso i suoi canali ha raggiunto più di mezzo milione di persone in oltre 100 Paesi diversi. È oggi impegnato nella creazione di contenuti formativi e strumenti utili a rendere il mondo crypto e DeFi alla portata di tutti.
Alessio Vilmercati è un 22enne investitore e appassionato di DeFi, laureando in Economia Aziendale e Management. Nel 2022 ha conseguito l’attestato in Blockchain Technology & Management presso la Blockchain Management School di Roma. Prevalentemente nel mondo DeFi, Alessio si dedica giornalmente allo studio di dApp, sempre alla ricerca di nuove opportunità. Chiaro sostenitore di questa tecnologia e della sua futura applicazione nel mondo tradizionale, collabora con il canale YouTube DeFi Talks.
Federico Chironi è un 23enne trader e DeFi enthusiast, laureato in Economia Aziendale; ha poi scelto di proseguire gli studi con un Master in Blockchain Technology & Management presso la Blockchain Management School nel 2021. Studia ed investe nel mondo blockchain, in particolare nel settore DeFi, dal 2020. Fermamente convinto delle innovazioni che la Finanza Decentralizzata porterà negli anni a venire, di recente si sta impegnando in attività di divulgazione in materia, in collaborazione con il canale YouTube DeFi Talks.