Si è concluso l'iter legale per la confisca ufficiale di 69.370 Bitcoin e altre criptovalute da Silk Road, il defunto marketplace del dark web.
Secondo un documento del 20 Dicembre, la Corte d'Appello Distrettuale degli Stati Uniti per il Nono Circuito ha confermato il trasferimento dei Bitcoin sotto il controllo federale. Questa azione fa seguito alla sentenza precedente che sanciva il diritto del governo sugli asset digitali associati alle operazioni illecite di Silk Road.
Gli asset Bitcoin sequestrati comprendevano anche Bitcoin gold (BTG), Bitcoin SV (BSV) e Bitcoin Cash (BCH), oltre al Bitcoin.
Ad Agosto, il tribunale statunitense ha emesso la sentenza preliminare sui Bitcoin di Silk Road. Il provvedimento ha fatto seguito al sequestro del 2020 da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e alla successiva richiesta di confisca ufficiale della criptovaluta.
All'epoca, il valore dei Bitcoin sequestrati superava il miliardo di dollari.
La denuncia iniziale del 2020 spiegava che il governo degli Stati Uniti era entrato in possesso della criptovaluta, consegnata da una persona nota come "Individuo X.". Questo individuo aveva hackerato Silk Road e preso il controllo dei suoi fondi.
L'articolo precedente di Cointelegraph identifica l'hacker di Silk Road come James Zhong. Ad Aprile Zhong, oggi 32enne, è stato condannato a un anno di prigione federale.
Il 12 Luglio, un crypto wallet collegato al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha effettuato diverse transazioni, spostando circa 9.825,25 Bitcoin collegati a Silk Road, per un valore di circa 299 milioni di dollari.
I crittoanalisti seguono da vicino i movimenti dei fondi, poiché gli operatori di mercato speculano spesso sul possibile impatto che una vendita di grandi dimensioni da parte del governo degli Stati Uniti potrebbe avere sul prezzo del Bitcoin.
Ross Ulbricht, condannato all'ergastolo, ha fondato e gestito Silk Road, una piattaforma nota per la vendita di droga e armi, dal 2011 al 2013. L'FBI ha chiuso il sito dopo l'arresto di Ulbricht alla fine del 2013.
Nel 2022, Ulbricht ha accettato di utilizzare 3 miliardi di dollari in Bitcoin rubati per saldare il suo debito con il governo degli Stati Uniti. In aggiunta, ha rinunciato a rivendicare 69.470 Bitcoin.