Secondo un recente report, nonostante il controllo normativo negli Stati Uniti, le imprese di criptovalute continuano a innovare, considerando che quasi la metà di tutti gli investimenti di capitale è destinata alle imprese di criptovalute statunitensi.

Pubblicato il 14 Luglio da Galaxy Digital, società di investimenti in criptovalute, il report afferma che le cripto startup con sede negli Stati Uniti godono di grande interesse da parte delle società di venture capital (VC).

"Le cripto startup con sede negli Stati Uniti hanno rappresentato oltre il 43% di tutti gli accordi conclusi e hanno raccolto oltre il 45% del capitale investito dalle società di venture capital".

Il Regno Unito ha assorbito il 7,7% degli investimenti di capitale, mentre Singapore e la Corea del Sud hanno attirato rispettivamente il 5,7% e il 5,4%.

Tuttavia, si è evidenziato che l'importo totale del capitale investito in startup cripto e blockchain ha continuato a diminuire trimestre dopo trimestre.

" Nel secondo trimestre del 2023 sono stati raccolti solo 720 milioni di dollari da 10 nuovi crypto VC fund", si legge nel documento, sottolineando che si tratta della cifra più bassa dall'inizio della pandemia COVID-19 nel terzo trimestre del 2020.

"Le startup crypto e blockchain hanno raccolto meno denaro negli ultimi tre trimestri messi insieme rispetto a quanto fatto nel solo Q2 dello scorso anno".

È stato inoltre osservato che, sebbene le aziende della "categoria Web3" abbiano concluso un maggior numero di accordi, le società nella "categoria trading" hanno raccolto più capitali.

Estratto da Crypto & Blockchain Venture Capital - Q2 2023 che mostra il conteggio totale dei deal VC e l'investimento totale di capitale dal Q1 2016. Fonte: Galaxy Research

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Tutto ciò avviene mentre la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha intrapreso azioni legali contro diverse società cripto statunitensi.

Il 13 Luglio, nella causa tra la SEC e Ripple Labs, un giudice si è pronunciato parzialmente a favore della società di pagamenti e tecnologia, dichiarando che XRP (XRP) non è una security quando viene venduta sugli exchange di asset digitali.

Il 18 Giugno, Cointelegraph ha riportato che Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, crede che la SEC stia "cercando di uccidere" l'innovazione e l'industria delle criptovalute negli Stati Uniti.

Garlinghouse ha sostenuto che la gestione dei documenti del discorso Hinman da parte della SEC durante il caso Ripple non riguarda "un singolo token o una singola blockchain", ma piuttosto la posizione generale che la SEC ha assunto nei confronti dell'industria cripto.

I commenti di Garlinghouse sono arrivati a seguito dell'azione legale intrapresa dalla SEC contro Binance e Coinbase, i principali exchange di criptovalute, a distanza di un solo giorno l'uno dall'altro, il 5 e 6 Giugno, con l'accusa di aver violato le leggi sulle security.

Traduzione a cura di Matteo Carrone