Il trading di Bitcoin (BTC) ha registrato un nuovo record in Venezuela, mentre la forte inflazione continua a paralizzare l'economia del paese.

I volumi su LocalBitcoins aumentano del 48%

Stando ai dati raccolti da Coin Dance, servizio che tiene traccia dei volumi sulle piattaforme per lo scambio peer-to-peer di criptovalute, la popolazione del Venezuela ha effettuato più trading la scorsa settimana che mai prima d'ora.

Soltanto su LocalBitcoins, tra il 25 e il 31 agosto sono stati scambiati ben 114 miliardi di Bolivar: una cifra molto maggiore rispetto ai 77 miliardi della settimana precedente. Ciononostante, l'incremento in Bitcoin non è stato altrettanto significativo, da 465 a 533 BTC.

Venezuela Localbitcoins trade volume

LocalBitcoins, volumi di trading in Bolivar venezuelani. Fonte: Coin Dance

Questo incremento dei volumi potrebbe essere legato al picco d'inflazione registrato dal Bolivar a luglio di quest'anno. Pare infatti che il tasso di svalutazione della moneta nazionale del Venezuela abbia raggiunto quota 10.000.000%, spingendo un numero sempre maggiore di cittadini a ricorrere a maniere alternative per proteggere i propri fondi.

Al fine di combattere l'inflazione e aggirare le sanzioni internazionali, lo scorso anno il Venezuela ha lanciato Petro, la criptovaluta nazionale il cui valore viene supportato dalle riserve petrolifere e minerarie del paese. A luglio, il presidente Nicolás Maduro ha ordinato al Banco de Venezuela di accettare Petro in tutte le sue filiali.

Al tempo José Angel Alvarez, a capo della National Cryptocurrency Association del Venezuela, aveva commentato:

"È una decisione coraggiosa e corretta quella di portare avanti un'economia ibrida in cui la valuta fiduciaria di un paese compete testa a testa con criptovaluta."