Vitalik Buterin ha ammesso che, col senno di poi, avrebbe gestito molti aspetti di Ethereum in maniera differente.

Durante l'ultimo episodio del podcast Hashing It Out, Buterin ha svelato che durante lo sviluppo iniziale di Ethereum sono stati commessi parecchi errori. Ad esempio, sarebbe stato necessario ragionare maggiormente sui gas cost:

"Inizialmente non abbiano fatto un buon lavoro nell'impostare questo aspetto."

Buterin aveva sottovalutato la mole di lavoro

Pare inoltre che Buterin avesse sottovalutato quanto lavoro l'implementazione dello sharding e il passaggio da Proof-of-Work (PoW) a Proof-of-Stake (PoS) avrebbe richiesto:

"Abbiamo decisamente sottovalutato quanto tempo ci sarebbe voluto per terminare alcuni aspetti sui quali non abbiamo lavorato nel 2015."

Ha poi aggiunto:

"Se avessimo saputo che ci sarebbero voluti anni, probabilmente avremmo progettato la roadmap in maniera diversa e pensato a un modo più intelligente di suddividere il lavoro dei vari team.

Al tal proposito, avremmo sicuramente preso molte decisioni differenti. Di certo abbiamo perso parecchio tempo e me ne rammarico.

Nonostante i ritardi, lo sviluppo di ETH 2.0 prosegue

Il lancio di Ethereum 2.0 era originariamente previsto per gennaio di quest'anno, ma ha poi subito numerosi ritardi e posticipi. Comunque sia, gli sviluppatori non hanno abbandonato il progetto: questa settimana abbiamo assistito al lancio di Altona, l'ultima versione del testnet di ETH 2.0.

Oltre a introdurre un meccanismo di consenso PoS, Ethereum 2.0 ridurrà significativamente l'emissione di nuove monete. A maggio, Buterin aveva spiegato:

"Uno dei motivi per cui passeremo a Proof-of-Stake è perché vogliamo ridurre di parecchio l'emissione.

Quindi per ETH 2.0 abbiamo messo a punto un calcolo secondo cui l'emissione massima teorica sarebbe qualcosa come 2 milioni di monete all'anno, ma soltanto se partecipassero veramente tutti."

Nell'attuale network Ethereum vengono distribuiti annualmente circa 4,7 milioni di ETH.