Durante l'ultimo episodio del podcast Bankless, Vitalik Buterin ha guidato gli ascoltatori attraverso una tabella di marcia suddivisa in cinque parti, delineando i passi necessari affinché Ethereum possa sopravvivere e prosperare.

Al fine di raggiungere la massima scalabilità e decentralizzazione, Buterin sostiene che Ethereum debba essere più agile e più leggero in termini di dati sulla blockchain, in modo che più persone possano gestirlo e usarlo.

All'inizio di dicembre, Buterin ha anche pubblicato un articolo intitolato "Endgame" in cui sostiene che in futuro tutte le blockchain alla fine convergeranno, mentre elenca gli strumenti che permetterebbero la verifica dei blocchi in modo decentralizzato e resistente alla censura.

Il primo passo è il cosiddetto merge, riferendosi alla transizione completa dalla proof-of-work alla proof-of-stake, che avrà luogo nella prima metà del 2022. La seconda parte, chiamata "surge", prevede di dare a Ethereum una maggiore scalabilità e una larghezza di banda massiccia, in particolare sulle zk-Rollup. Merge e surge saranno gli aggiornamenti più importanti, secondo Buterin, per sviluppare la rete Ethereum.

Riguardo i progressi di Ethereum negli ultimi sei anni, Buterin ha affermato che, grazie al lancio della Beacon Chain, dell'hard fork London e all'ascesa dei token non fungibili, attualmente ci troviamo a circa metà strada.

Una volta che merge e surge saranno completati, si passerà alla piena implementazione dello sharding, completando il progetto all'80%. La tabella di marcia, che si stima richiederà altri sei anni per essere completata, porterà all'ottimizzazione al 100%, secondo Buterin.

Le prossime fasi includono il verge, consentendo a più utenti di gestire i nodi ed essenzialmente "democratizzare l'accesso al più ampio numero di partecipanti possibile, a chiunque voglia verificare la validità della chain". Dopo la fase verge sono previste le fasi purge e splurge, che si riferiscono rispettivamente all'eliminazione dei dati storici e all'aggiunta di aggiornamenti vari. 

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Buterin ammette che Ethereum "non è ancora un sistema layer-one pronto per l'adozione di massa", ribadendo la necessità di soluzioni di scaling layer-two e di commissioni di transazione ridotte. Egli, tuttavia, evidenzia i progressi "incredibili" che Ethereum ha visto nello scaling layer-two nel corso dell'ultimo anno e della community "disposta a continuare a combattere per questo".

Oltre alla scalabilità, un altro tema che Buterin ha sottolineato è la sicurezza circa gli aggiornamenti. Ha paragonato lo sviluppo della blockchain allo sviluppo di una città. Proprio come la polizia e l'esercito lavorano per difendere la loro città o nazione, così gli utenti della blockchain agiscono come guardie di sicurezza che controllano gli aggressori. E man mano che le città si espandono o i blocchi vengono aggiunti alla chain, è necessaria più sicurezza.

Attualmente Ethereum opera con circa 2,6 megabyte al secondo di dati della blockchain, spiega Buterin. Una volta che Ethereum avrà la capacità di aggiungere più larghezza di banda e aumentare la base di utenti, "più difensori saranno in grado di eseguire i nodi e di verificare che tutto stia andando bene".

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Al momento della stesura, il token nativo di Ethereum, Ether (ETH), è la seconda criptovaluta più capitalizzata al mondo con 454 miliardi di dollari: il viaggio verso il completamento ha dunque un'alta posta in gioco. Di seguito una copia della roadmap che Buterin ha postato su Twitter il mese scorso:

"Buon compleanno Beacon Chain!

Ecco un diagramma aggiornato della roadmap per capire a che punto è lo sviluppo del protocollo Ethereum, cosa sta arrivando e in quale ordine.

(Sono sicuro che manca parecchia roba, come in tutti i diagrammi, ma copre molte delle cose importanti!)"