Secondo un post pubblicato nella giornata di oggi su Medium, i regolatori dello stato di New York avrebbero concesso a Tyler e Cameron Winklevoss, creatori della piattaforma di trading di criptovalute Gemini, l'autorizzazione di lanciare il proprio stablecoin.

Il cosiddetto Gemini Dollar ora ha il sostegno del Dipartimento dei Servizi finanziari di New York (NYDFS). Il post su Medium dei due fratelli sostiene che la nuova moneta verrà coperta da dollari USA "detenuti presso una banca situata negli Stati Uniti e che può beneficiare di un'assicurazione di deposito pass-through della FDIC."

La moneta sarebbe quindi il primo asset di criptovalute emesso dai Winklevoss, reduci da un secondo rifiuto della loro proposta di exchange-traded fund (ETF) basato sul Bitcoin da parte della SEC.

"Non si tratta solo del trust di Gemini", scrive Forbes citando le parole di Tyler Winklevoss:

"Ma devi costruire un network di attori importanti che tramite il loro trust possono a loro volta garantire per il trust di uno stablecoin".

Tyler spera che il Gemini Dollar, il cui trading dovrebbe cominciare oggi, possa risolvere quei problemi associati ai ritardi temporali tra i mercati delle criptovalute 24/7 e quelli a tempo limitato delle valute fiat.

"...Se ci dovesse essere una dislocazione dei prezzi in un determinato mercato durante un venerdì sera, i trader non possono spostare valute fiat fino a lunedì", ha aggiunto.

Gli esponenti della comunità cripto hanno accolto gli stablecoin (criptovalute con bassissimo tasso di volatilità) con opinioni sempre più contrastanti, forse influenzati dalle polemiche riguardanti il famoso Tether (USDT).

Secondo i due fratelli, il via libera del NYDFS renderebbe il Gemini Dollar il primo "stablecoin regolamentato" al mondo, anche se lunedì la società di trust Paxos ha annunciato allo stesso modo l'approvazione del proprio stablecoin.

"Queste approvazioni dimostrano che le aziende possono creare cambiamenti e forti standard di conformità all'interno di un rigido quadro normativo statale", ha dichiarato a Forbes la sovrintendente del NYDFS Maria T. Vullo.