Secondo quanto riportato all'interno del World Payments Report 2018, attualmente i registri distribuiti non riescono a soddisfare le esigenze del mercato finanziario. Il resoconto annuale, pubblicato in data 16 ottobre, è stato redatto dalla società di consulenza Capgemini e dal colosso europeo dei servizi bancari BNP Paribas.
I ricercatori hanno condotto tale studio sulla base di svariati criteri, come amministrazione dell'industria, dinamiche di mercato, dati demografici e infrastrutture di supporto. Le compagnie hanno anche intervistato dirigenti e distribuito sondaggi in rete ai quali hanno partecipato numerosi membri del settore.
All'interno del resoconto vengono evidenziate le sfide che la blockchain dovrà superare affinché venga adottata su larga scala. Fra i partecipanti al sondaggio, l'85,9% crede che un grave fattore limitante sia la mancanza di interoperabilità, l'83,1% l'insufficiente chiarezza normativa, mentre il 77,8% cita anche la questione della scalabilità. Oltre il 60% degli intervistati ha inoltre sottolineato problematiche come sicurezza, costi d'implementazione e tempo richiesto per aggiungere nuovi blocchi alla rete.
Lo studio afferma inoltre che spesso le innovazioni in questo settore rimangono confinate all'interno dei laboratori di ricerca, oppure allo stadio di semplici Proof-of-Concept (PoC). La mancanza di interoperabilità tra blockchain e sistemi bancari è un altro grosso ostacolo all'implementazione di soluzioni scalabili. "La presenza di svariati sistemi distribuiti genera un mercato frammentato, con connettività limitata tra le varie soluzioni: questo porta a inefficienze e adozione limitata".
Per quanto riguarda invece il lato giuridico, in molti pasi manca ancora una struttura normativa per la regolamentazione di questo settore.
Nel resoconto viene infine citato l'esperimento triennale con i registri distribuiti condotto da De Nederlandsche Bank (DNB), spiegando che "allo stato attuale la tecnologia non soddisfa le specifiche esigenze strutturali del mercato finanziario". Al tempo stesso DNB afferma che la blockchain potrebbe in futuro sostituire alcune infrastrutture di mercato, come pagamenti tra banche e transazioni fra valute differenti. Secondo l'istituzione, è in queste aree che i registri distribuiti possono realizzare il loro pieno potenziale.