Secondo quanto riferito nella giornata di oggi dal Wall Street Journal (WSJ), Telegram avrebbe deciso di cancellare la fase pubblica della sua Initial Coin Offering (ICO). Tale scelta sarebbe dettata dal grande successo delle due ICO private, che avrebbero già raccolto fondi sufficienti.

Secondo una fonte anonima del WSJ, Telegram ha deciso di cancellare l'ICO già a metà marzo, quando aveva raccolto 1,7 mld di dollari grazie agli 81 e 84 investitori che hanno partecipato rispettivamente al primo e al secondo round di ICO.

Il denaro raccolto durante i due round di finanziamento, aperti solo ad investitori accreditati con un capitale di 1 mln di dollari o un'entrata di 200.000$, verrà utilizzato per supportare lo sviluppo dell'applicazione di messaggistica Telegram e della piattaforma Blockchain Telegram Open Network.

Sembrerebbe che uno dei partecipanti al primo round di ICO sia stato il miliardario russo Roman Abramovich, con un investimento di ben 300 mln di dollari. Il portavoce del magnate ha smentito la cifra, ma non si è pronunciato sulla partecipazione in sé. I fondatori del servizio di pagamento Qiwi e di Wimm-Bill-Dann foods, rispettivamente Sergei Solonim e David Yakobashvili, hanno invece annunciato pubblicamente di aver preso parte all'ICO di Telegram.

L'applicazione di messaggistica ha fatto notizia anche per essere stata messa al bando in Russia, dopo il rifiuto del fondatore Pavel Durov di consegnare le chiavi crittografiche al governo russo. Secondo i media del paese, il divieto sarebbe dovuto al coinvolgimento di Telegram nel settore delle criptovalute, ma un portavoce legale della società ha smentito tali supposizioni.