Secondo un gruppo di lavoro legato a Monero, l’Internal Revenue Service statunitense dovrebbe trovare modi migliori per spendere soldi dei contribuenti invece di offrire ricompense a chi riesce a violare la privacy di Monero (XMR).
In seguito all’annuncio dell’IRS sulla taglia di 625.000$ per chiunque riesca a rompere Monero, un importante gruppo nella comunità di Monero ha espresso la sua opinione a riguardo.
Un portavoce di Monero Outreach, gruppo di lavoro indipendente per la promozione e la formazione in materia di XMR, ha riferito a Cointelegraph che l’IRS dovrebbe invece imparare come funziona effettivamente Monero.
Il rappresentante di Monero Outreach ha sottolineato che le caratteristiche della criptovaluta offrono in realtà un certo livello di trasparenza agli utenti, affermando:
“L’IRS farebbe meglio a spendere questi 625.000$ per assumere qualche consulente che riesca a insegnare al personale come funziona Monero e come le sue funzionalità permettono agli utenti di scegliere la trasparenza.”
Il portavoce ha spiegato che Monero è “progettato per funzionare esattamente come il denaro contante,” sottolineando che anche il dollaro statunitense presenta un certo grado di privacy:
“Il dollaro statunitense viene usato per la maggior parte delle attività illecite nel mondo, e nonostante ciò denomina il bilancio dell’IRS. L’IRS non sa quanto denaro hai guadagnato se non lo segnali, ma non mi risulta che stiano cercando di rompere il dollaro statunitense.”
L’IRS ha annunciato a inizio settembre 2020 il suo programma bounty per rintracciare transazioni su Monero e sul Lightning Network di Bitcoin (BTC). L’organizzazione ha sottolineato che l’iniziativa è spinta dalla mancanza di risorse investigative per tracciare transazioni che coinvolgono privacy coin usate da criminali.
Tuttavia, l’IRS non è l’unica istituzione che vuole violare la privacy di Monero. Ad agosto, un importante agenzia di intelligence crypto, CipherTrace, ha affermato di aver sviluppato uno strumento di monitoraggio crypto in grado di rintracciare le transazioni di Monero. In precedenza, il Federal Financial Monitoring Service russo ha annunciato che il suo nuovo strumento di monitoraggio crypto “ridurrà parzialmente l’anonimato” delle transazioni di Monero.
Mentre autorità e compagnie in tutto il mondo sembrano fare a gara per violare la privacy di Monero, il protocollo della moneta presenta alcune funzionalità di trasparenza integrate.
Secondo un report pubblicato il 15 settembre dallo studio legale statunitense Perkins Cole, Monero permette a utenti e provider di servizi per asset virtuali, o VASP, di rivelare a una terza parte determinati dettagli delle transazioni associate a un dato account. Secondo lo studio, queste caratteristiche sono integrate nella funzionalità chiave del protocollo Monero:
“Questo permette a utenti e VASP di divulgare a una terza parte certi dati relativi a una transazione associata a un determinato account, senza rendere pubbliche le informazioni dell’utente. Inoltre, i VASP possono richiedere divulgazioni iniziali nell’ambito del processo di registrazione e in modo continuativo per rispettare gli obblighi.”
Progettato per offrire una criptovaluta privata e irrintracciabile, Monero è la prima privacy coin per capitalizzazione di mercato al momento della stesura. Secondo Monero Outreach, la moneta è inoltre al terzo posto per numero di collaboratori al codice tra tutte le criptovalute, superata solo da Bitcoin e Ether (ETH). Attualmente il prezzo di Monero è pari a 93,40$, con un market cap di 1,6 miliardi di dollari.