Danny Masters, presidente di CoinShares ed ex commodity trader presso JP Morgan, ha spiegato su CNBC che il panorama finanziario è cambiato a tal punto che non avere un’esposizione a Bitcoin potrebbe essere una mossa più rischiosa per i portfolio manager rispetto a investire nella criptovaluta.
Durante un'intervista a Power Lunch, il direttore della società di digital asset management ha menzionato il fatto che in passato investire denaro in Bitcoin era considerato rischioso per gli asset manager nel contesto istituzionale. Tuttavia, ha affermato che il “rischio di carriera percepito associato ad avere Bitcoin nel proprio portafoglio istituzionale, come portfolio manager, sta migrando rapidamente verso un rischio di carriera per non avere Bitcoin nel proprio portafoglio, ed è uno sviluppo davvero straordinario.”
La conduttrice di CNBC Kelly Evans ha riassunto il commento:
“Spiegato davvero benissimo, non verrai più licenziato se hai dei Bitcoin ma potresti esserlo se non ne hai.”
Masters crede che la percezione di Bitcoin come asset estremamente volatile sia diminuita in quanto “la volatilità di altre classi di asset si è dimostrata molto superiore rispetto a quanto previsto dalla gente.”
Proseguendo, ha sottolineato che Bitcoin si è liberato del suo stigma negativo tra gli investitori mainstream e non è più una questione di se le compagnie otterranno un’esposizione all’asset digitale, ma di quando e quanto, citando gli investimenti di Square, MicroStrategy e PayPal.
Queste compagnie “stanno sovraperformando il mercato perché hanno reso pubblica la loro esposizione a Bitcoin,” e di conseguenza:
“Il sentiment è elettrico, non c’è dubbio.”
A ottobre, Masters ha affermato che Bitcoin era sempre più resiliente e si trovava in una posizione molto forte, mentre il suo prezzo si rifiutava di vacillare nonostante le notizie sulle accuse contro i fondatori dell’importante exchange di derivati BitMEX, che in passato avrebbero provocato una contrazione:
"Avendo assistito a Mt. Gox, il ban in Cina, l’hack di Bitfinex, i commenti di Trump e molti altri eventi devastanti per il mercato che scandiscono la storia di Bitcoin, sono rimasto colpito dalla mancanza di un movimento negativo del prezzo, soprattutto nel caso di BitMEX.”
Il Fear & Greed Index si trova a 92 su 100, indicando un sentiment di estrema avidità. Questi livelli non venivano toccati da giugno 2019, quando l’indice raggiunse un picco di 95.