Zebpay, uno dei più grandi exchange dell'India, ha annunciato la sospensione di depositi e prelievi in rupie indiane, che avverrà un giorno prima della messa in atto del controverso divieto sulle criptovalute della banca centrale.

Zepbay ha informato i clienti che la situazione va "oltre la loro sfera d'influenza", e li aveva già avvisati in precedenza, citando appunto il decreto della Reserve Bank of India (RBI).

"I depositi e i prelievi in INR sull'app Zebpay sono sospesi finché le banche non ci permetteranno di nuovo di effettuarli", recita un aggiornamento sull'avvertimento originale.

Martedì, la Corte Suprema Indiana ha mantenuto il termine del divieto, rifiutandosi di fornire un termine di grazia alle imprese di criptovalute che dipendono dalle connessioni bancarie per erogare i loro servizi.

Ciò significa che la misura verrà messa in atto il 5 luglio, anche se la Corte Suprema ha confermato che valuterà una petizione il 20 luglio.

Dato che la banca centrale ha annunciato il suo piano già dal 6 aprile, alcune imprese hanno già cercato modi alternativi per continuare a supportare le monete fiat. L'exchange di criptovalute WazirX ha per esempio rivelato che si trasformerà in una piattaforma P2P, che non necessita quindi di una conversione crypto - fiat al suo interno.

"Se agli exchange non è permesso di usufruire dei servizi bancari, allora la soluzione è un qualcosa che non ha bisogno di utilizzarli", ha dichiarato il CEO Nischal Shetty al sito Economic Times.

Durante un intervista rilasciata a Cointelegraph nel mese di febbraio, il cofondatore di Zebpay Sandeep Goenka dichierò che le proposte del governo di combattere l'attività illegale fossero "ben accette", auspicando un impegno congiunto delle istituzioni al fine di stabilizzare l'economia locale: "Incoraggiamo il governo a lavorare con i nostri membri, dato che siamo disposti ad individuare, segnalare ed eliminare le transazioni sospette come praticamente fanno le altre istituzioni".