Bitcoin (BTC) ha incontrato una feroce resistenza a 23.000$, dopo un rialzo dell'11% il 20 gennaio: questo è stato tuttavia sufficiente a causare liquidazioni di contratti futures short per 335 milioni di dollari. L'aumento di prezzo del 36% da inizio anno a oggi, che ha permesso alla criptovaluta di raggiungere un picco di 22.500$, ha colto i ribassisti alla sprovvista: questi trader sono chiaramente impreparati per la scadenza delle opzioni mensili da 1,48 miliardi di dollari prevista per il 27 gennaio.

Il sentiment degli investitori in Bitcoin è migliorato, dopo che i dati hanno iniziato a mostrare una minore pressione inflazionistica; questo potrebbe spingere la Federal Reserve degli Stati Uniti ha ridurre tassi d'interesse e quantitative tightening. Una simile inversione del trend andrebbe a vantaggio degli asset di rischio, come le criptovalute.

Il 22 gennaio, i trade peer-to-peer di USD Coin (USDC) in Cina hanno raggiunto un sovrapprezzo del 3,5% rispetto al dollaro statunitense, indicando una moderata FOMO fra i trader retail. Si tratta del livello più alto degli ultimi sei mesi: l'eccessiva domanda di acquisto ha spinto l'indicatore al di sopra del valore neutrale.

Anche l'hash rate di Bitcoin (ovvero una stima della potenza di calcolo dedicata al mining) ha di recente raggiunto un nuovo massimo storico, ad ulteriore supporto dell'attuale slancio rialzista. L'indicatore ha raggiunto il picco di 276,9 EH/s il 19 gennaio, segnalando un'inversione rispetto alla recente debolezza causata dalle difficoltà finanziarie dei miner.

Nonostante gli sforzi dei bear, Bitcoin continua ad essere scambiato sopra i 20.000$ dal 14 gennaio: ecco perché la scadenza mensile delle opzioni da 1,48 miliardi di dollari gioverà enormemente i rialzisti, nonostante il recente fallimento nell'infrangere la resistenza a 23.200$.

Rialzisti un po' troppo ottimisti, ma comunque ben posizionati

Il rally di Bitcoin del 20 gennaio ha colto di sorpresa i ribassisti, dato che solo il 6% delle opzioni put (vendita) con scadenza mensile è stato collocato sopra i 22.000$. I rialzisti sono pertanto meglio posizionati, anche se hanno fissato quasi il 40% delle loro opzioni call (acquisto) a 23.000$ o più.

Open interest aggregato delle opzioni su Bitcoin, 25 novembre. Fonte: CoinGlass

Una visione più ampia mostra un maggior numero di scommesse rialziste: l'open interest delle opzioni call è infatti di 790 milioni di dollari, contro i 680 milioni di dollari delle opzioni put. Tuttavia, la maggior parte delle scommesse ribassiste probabilmente diventeranno inutili, dato che Bitcoin è aumentato del 36% a gennaio.

Se il prezzo di Bitcoin si manterrà sopra i 22.000$ alle 8:00 UTC del 27 gennaio, solo 38 milioni di dollari di queste opzioni put saranno considerabili valide. In fondo, possedere il diritto di vendere Bitcoin a 21.000$ è del tutto inutile se il prezzo spot è maggiore.

I bear potrebbero assicurarsi un profitto di 595 milioni di dollari

Di seguito sono riportati i quattro scenari più probabili basati sull'attuale movimento dei prezzi. Il numero di contratti disponibili il 27 gennaio per strumenti call (rialzisti) e put (ribassisti) varia a seconda del prezzo di scadenza. Lo squilibrio favorevole verso ciascuna parte costituisce il profitto teorico:

  • Tra 20.000$ e 21.000$: 12.800 call contro 7.100 put. Il risultato netto favorisce i rialzisti di 115 milioni di dollari.
  • Tra 21.000$ e 22.000$: 17.600 call contro 2.800 put. Il risultato netto favorisce i rialzisti di 320 milioni di dollari.
  • Tra 22.000$ e 23.000$: 21.200 call contro 1.100 put. I rialzisti mantengono il controllo, guadagnando 455 milioni di dollari.
  • Tra 23.000$ e 24.000$: 25.300 call contro 0 put. In questo caso i rialzisti dominano completamente la scadenza, accumulando 595 milioni di dollari.

Va comunque sottolineato che si tratta di una stima molto semplificata, in cui le opzioni call sono utilizzate unicamente in scommesse rialziste e le opzioni put in operazioni neutrali o ribassiste. Vengono pertanto ignorate potenziali strategie d'investimento più complesse.

Il 27 gennaio, i bear di Bitcoin dovranno spingere il prezzo al di sotto dei 21.000$ per ridurre notevolmente le loro perdite. Tuttavia, i bear hanno recentemente liquidato 335 milioni di dollari a causa di futures short con leva, quindi probabilmente hanno meno margine per esercitare pressioni nel breve termine.

Di conseguenza, lo scenario più probabile per la scadenza mensile delle opzioni su Bitcoin di gennaio è un livello pari o superiore a 22.000$: una buona vittoria per i rialzisti.