I membri della comunità delle criptovalute sono principalmente di sesso maschile, ma questo squilibrio di genere potrebbe essere meno marcato di quanto molti pensano: le aziende Bitpanda e GlobalWebIndex hanno condotto una ricerca sugli investitori in criptovalute nel Vecchio Continente, ottenendo risultati inaspettati.

In Europa, un possessore di criptovalute su cinque è donna

Questo nuovo resoconto dichiara infatti che, nonostante gli studi precedenti affermino che oltre il 90% degli investitori in criptovalute siano di sesso maschile, in Europa la distribuzione risulta molto più equilibrata: il 78% sono uomini, il 22% sono donne.

I possessori di criptovalute, indipendentemente dal sesso, presentano inoltre svariate differenze rispetto alla popolazione media: è infatti molto più probabile che lavorino nel settore della finanza, del marketing o dei servizi bancari. Anche la percentuale di investitori in monete digitali che hanno ricevuto un'educazione universitaria o appartenenti ad una fascia di reddito alta è molto maggiore rispetto alla media.

Ma le similarità non finiscono qui. Per quanto riguarda gli interessi al di fuori del mondo lavorativo, sia uomini che donne appassionati di criptovalute hanno espresso un forte orientamento verso tecnologia, gioco d'azzardo, imprenditorialità, computer e finanza: nel resto della popolazione, lo squilibrio di genere in questi campi è tradizionalmente molto più marcato.

Dal punto di vista della distribuzione geografica, i paesi con una popolazione giovane e benestante possiedono la più alta percentuale di possessori di criptovalute. Il maggior numero di investitori si trova infatti in Svizzera (14%); l'Italia, con il 5%, si aggiudica soltanto la 15° posizione.