Fare acquisti con criptovalute non è sempre semplice. Anche ignorando la volatilità dei prezzi, provare a spendere i propri fondi può risultare un'esperienza da incubo. Le monete digitali diventano di giorno in giorno più popolari, ma molti commercianti ancora non le accettano come mezzo di pagamento: in molti casi siamo pertanto costretti ad utilizzare i metodi tradizionali, come contanti o carte di credito.

La start-up Cyclebit ha intenzione di semplificare l'intero processo permettendo ai negozi di divenire "vie d'accesso per criptovalute", invogliando gli appassionati del settore a spendere le proprie monete e iniettando nuovi fondi nell'economia.

L'idea ha già iniziato ad ottenere supporto: attualmente Cyclebit collabora con numerosi business in Europa e Corea del Sud. Secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario Expansión, i pagamenti in criptovalute vengono supportati anche da Nostrum, grazie ad una rete di 130 caffetterie sparse per tutta la Spagna.

Utilizzare un ecosistema già comprovato

A differenza di molte altre start-up in questo settore, Cyclebit afferma di aver accesso ad un ecosistema già funzionante e comprovato: una piattaforma per pagamenti, sviluppata da Ibox, che vanta un fatturato annuale di un miliardo di dollari.

In sintesi, Cyclebit spera di rendere ogni dispositivo point-of-sale capace di accettare pagamenti in criptovalute. La compagnia ha maturato una vasta esperienza grazie alla costruzione di grosse reti di pagamento.

Ai commercianti verrà fornita un'applicazione, disponibile sia per Android che per iOS, che consente di accettare pagamenti sia da portafogli di criptovalute che da istituzioni bancarie tradizionali. In tal modo, spiega Cyclebit, otterranno nuovi canali di reddito e incrementeranno la fedeltà della clientela. Successivamente verrà anche sviluppata l'integrazione dei protocolli per negozi online e mobile, consentendo ai commercanti di controllare in maniera semplice e veloce le transazioni in criptovalute già completate.

Perché questa soluzione è necessaria

All'interno del white paper, Cyclebit afferma che la propria infrastruttura aiuterà inoltre a ridurre la volatilità dei mercati delle criptovalute, poiché semplificando il processo di pagamento con monete digitali verrebbe anche incentivato il passaggio da semplice hobby per appassionati a bene finanziario utilizzato regolarmente dalle masse: l'adozione su larga scala preverrebbe le grosse oscillazioni.

La compagnia crede inoltre che il fenomeno criptovalute, almeno nella sua forma corrente, è fin troppo complesso da comprendere per la maggior parte dei consumatori. Cyclebit spiega infatti che per l'utente medio anche l'idea stessa di ottenere delle criptovaluta risulta proibitiva. Per il bene del settore, questo problema andrebbe risolto al più presto:

"Grazie alla nostra esperienza possiamo affermare che alla base di ogni soluzione di successo è sempre presente semplicità e fruibilità. Ecco come il nostro approccio cambierà le criptovalute: rendendole semplici, convenienti e accessibili sia da commercianti che da consumatori".

Uno slancio verso il futuro

Cyclebit continua ancora oggi a sviluppare il proprio prodotto: un ecosistema completo per il possesso di criptovalute e un sistema di pagamento che supporti una vasta gamma di monete digitali.

"Molte compagnie si stanno dando da fare per offrire metodi più semplici per acquistare e spendere criptovalute", spiega la start-up. "Quel che le accomuna è il desiderio di semplificare l'esperienza degli utenti ed eliminare qualsiasi dettaglio troppo complesso, riducendo le competenze necessarie per l'accesso a questo settore. L'idea è quella di rendere l'esperienza di pagamento simile a quella di carte di credito e transazioni contactless".

Cyclebit spera che l'utilizzo delle criptovalute per l'acquisto di caffè e cappuccini possa divenire un entusiasmante punto di partenza. Col tempo la compagnia pianifica di estendere la propria tecnologia ben oltre lo scambio di Litecoin per caffellatte e Bitcoin per fette di torta.

 

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