Oggi, 26 aprile, è stato raggiunto un traguardo importante: secondo i dati di satoshi.info, sono stati ufficialmente minati 17 milioni di bitcoin (BTC). Dato che il numero totale di monete è 21 milioni, significa che ne rimangono solamente altri 4 milioni, ossia il 19%.

Il cap imposto dal codice di Bitcoin conferisce rarità alla valuta. Il protocollo inoltre è pensato per rallentare la produzione di nuove monete col passare del tempo: ogni 210.000 blocchi, il network dimezza la ricompensa, il che significa che la generazione di nuovi BTC rallenta in modo esponenziale.

Il dimezzamento più recente è avvenuto a luglio, e da allora i miner ricevono 12,5 BTC per ogni blocco minato. Con una media di un blocco confermato ogni 10 minuti e presumendo che il protocollo non subisca alcuna modifica, seguendo questo schema si prevede che l'ultimo Bitcoin verrà minato nel 2140.

La rarità e il mining hanno analogie con i metalli preziosi, primo tra tutti l'oro, al quale Bitcoin è stato sempre paragonato, anche nel white paper originale di Satoshi Nakamoto.

Solo qualche giorno fa, l'imprenditore Tim Draper ha dichiarato che non solo Bitcoin è "più grande di internet", ma anche "più grande dell'età del ferro, del rinascimento e della rivoluzione industriale". Ad aprile, ha previsto che la valuta digitale raggiungerà l'impressionante valore di 250.000$ a moneta entro il 2022.