Bitcoin (BTC) potrebbe essere in procinto di toccare il minimo dopo aver guadagnato il 25%, secondo diversi segnali di mercato.

Il prezzo del BTC ha registrato una ripresa di circa il 25% dopo essere sceso a circa 17.500$ il 18 giugno. Il ritracciamento al rialzo è avvenuto dopo una correzione del 75% dal suo massimo storico di 69.000$, nel novembre 2021.

BTC/USD grafico giornaliero dei prezzi. Fonte: TradingView

Tuttavia la ripresa sembra modesta e comporta rischi di continuazione ribassista a causa prevalentemente dei venti contrari macroeconomici (rialzo dei tassi, inflazione, ecc.) e del crollo di molte società cripto di alto profilo, come Three Arrows Capital, Terra e altre.

Ma alcuni indicatori ampiamente monitorati disegnano uno scenario diverso, suggerendo che le prospettive di ribasso del Bitcoin sono minime dagli attuali livelli di prezzo.

Il grande rimbalzo da "ipervenduto"

Il primo segnale relativo al possibile minimo del Bitcoin proviene dal suo indice settimanale di forza relativa (RSI) .

In particolare, l'RSI settimanale del BTC è entrato in zona di "ipervenduto", dopo essere sceso sotto al 30 nella settimana del 13 giugno. Questa è la prima volta che l'RSI è scivolato nella regione di ipervenduto dal dicembre 2018. È interessante notare che nello stesso mese Bitcoin aveva terminato il suo rally ribassista e nei sei mesi successivi era salito di oltre il 340%, fino a 14.000$.

In un altro caso, nella settimana del 9 marzo 2020, l'RSI del Bitcoin è sceso nuovamente intorno ai 30 (se non al di sotto). Ciò ha coinciso anche con il minimo del prezzo al di sotto dei 4.000$ e il successivo rally fino a 69.000$ nel novembre 2021, come mostrato di seguito.

BTC/USD weekly price chart featuring RSI-market bottom relationship. Source: TradingView

Dal 18 giugno il prezzo del Bitcoin è rimbalzato in modo simile, aprendo la possibilità di ripetere la storia dei rally parabolici precedenti, in seguito ad un segnale RSI in zona di  "ipervenduto".

L'indicatore NUPL torna sopra lo zero

Un altro segno di un potenziale minimo del Bitcoin deriva dall'indicatore dei profitti e delle perdite nette non realizzate (NUPL).

Il NUPL è la differenza tra il market cap e il realized cap, divisa per il market cap. È rappresentato come un rapporto, dove una lettura superiore a zero significa che gli investitori sono in profitto. Più il numero è alto, più gli investitori sono in attivo.

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Il 21 luglio, il Bitcoin NUPL è salito sopra lo zero quando il prezzo ha oscillato intorno ai 22.000$. Storicamente, a tali oscillazioni hanno fatto seguito importanti rally del prezzo. Il grafico sottostante illustra lo stesso fenomeno.

BTC/USD contro la performance del 2009. Fonte: CryptoQuant

Profittabilità del mining

Il terzo segno che Bitcoin sta formando un potenziale minimo proviene da un altro indicatore on-chain, chiamato Puell Multiple.

Il Puell Multiple esamina la redditività del mining e il suo impatto sui prezzi di mercato. L'indicatore misura il rapporto tra l'emissione giornaliera di monete (in USD) e la media mobile a 365 giorni dell'emissione giornaliera di monete (in USD).

Bitcoin Puell Multiple. Fonte: Glassnode

Un valore elevato del Puell Multiple indica che la redditività del mining è superiore alla media annuale: ciò suggerisce che i miner potrebbero liquidare i loro Bitcoin, per massimizzare le entrate. Di conseguenza, un Puell Multiple più alto è noto per coincidere con i top.

Al contrario, un Puell Multiple più basso significa che la redditività attuale dei miners è inferiore alla media annuale. Pertanto, gli impianti di mining con ricavi in pareggio o inferiori allo zero rischiano di chiudere, cedendo quote di mercato a miners più competitivi. L'estromissione dei miners più deboli dalla rete Bitcoin ha storicamente ridotto la pressione di vendita.

È interessante notare che la lettura del Puelle Multiple al 25 luglio si trova nel riquadro verde ed è simile ai livelli osservati durante il crollo del marzo 2020, nonché ai minimi del 2018 e del 2015.

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