El Salvador ha conquistato le prime pagine globali con la controversa introduzione da parte del presidente di Bitcoin (BTC) come moneta a corso legale, una mossa che ha scatenato il dissenso di molti cittadini locali ed è stata accolta con scetticismo dal Fondo Monetario Internazionale. Un nuovo sondaggio suggerisce che nonostante questi sviluppi gran parte dei salvadoregni conosca ancora poco la criptovaluta veterana e ancora meno le sue controparti con un market cap più piccolo.
La ricerca svolta da Sherlock Communications, agenzia brasiliana di San Paolo, suggerisce che il 54% dei partecipanti salvadoregni ha selezionato “nessuna” alla domanda relativa a quale criptovaluta conoscessero meglio.

Anche se il 40% ha scelto Bitcoin invece delle altre crypto elencate, Ether (ETH), Bitcoin, Dogecoin (DOGE) e EOS, il sondaggio non mirava a valutare il livello o la profondità della conoscenza dei partecipanti sulla moneta. In un commento a Cointelegraph, il direttore di Sherlock Communications, Patrick O’Neill, ha spiegato:
“I dati che abbiamo raccolto da El Salvador mostrano chiaramente che ci sono livelli molto elevati di confusione in merito alle criptovalute, per quanto possa sembrare sorprendente considerando le circostanze.”
Le risposte alle altre domande del sondaggio supportano questo quadro, con il 46% di risposte “niente” alla domanda “cosa ti darebbe fiducia a investire in criptovalute?” Il 18% ha risposto che la regolamentazione adeguata aiuterebbe a fare il grande passo, mentre una porzione simile (il 16%) ha risposto che l’accesso a piattaforme più affidabili e intuitive farebbe la differenza.
Inoltre, il sondaggio ha chiesto ai partecipanti se una crisi economica locale avrebbe più o meno probabilità di spingerli a fidarsi delle crypto. Il 35% ha risposto “meno probabile,” e il 28% ha risposto che un crollo economico renderebbe “molto meno probabile” un investimento nella classe di asset. Il 24% ha espresso il parere opposto, affermando che una crisi economica farebbe crescere l’interesse per le crypto. Tuttavia, il 41% dei partecipanti ha risposto che una situazione economica avversa non farebbe alcuna differenza sulla propria relazione con le crypto.
Invece di ostilità definitiva o entusiasmo, una grande porzione dei partecipanti, il 42%, ha affermato che riconoscere Bitcoin come una moneta legale non è stata né una buona né una cattiva idea. Tra le risposte rimanenti, il 31% ha espresso un’opinione negativa sulla mossa, mentre il 29% positiva.
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La neutralità o indifferenza sono state nuovamente evidenziate nelle risposte a una domanda sulla situazione crypto nel paese, attuale e futura. Il 32% non ha espresso un'opinione a riguardo, mentre la seconda porzione più grande delle risposte ha scelto la risposta “È un tema che non ha futuro qui.”
Nella recente copertura mediatica dell’opposizione alla nuova legge Bitcoin del governo, un cittadino ha spiegato ai giornalisti:
“Non conosciamo la valuta. Non sappiamo da dove arriva. Non sappiamo se ci porterà guadagni o perdite. Non sappiamo nulla.”