Uno studio pubblicato da una divisione del Dipartimento del Tesoro USA sostiene che la piena integrazione di una stablecoin o di una moneta digitale della banca centrale nell'economia, destabilizzerebbe le banche ma migliorerebbe il benessere delle famiglie. Il danno alle banche causato dalle valute digitali potrebbe essere "significativo" in periodi di stress.

Lo studio dell'Office of Financial Research ha preso in considerazione uno stato teorico di "stabilità" del settore finanziario, a seguito dell'introduzione di una stablecoin o di una CBDC. Ciò contrasta con gli studi che hanno analizzato i rischi di bank run e disintermediazione causati dall'introduzione delle valute digitali.

Gli autori dello studio in questione hanno riscontrato un rischio di deleveraging sistemico, ovvero una riduzione del patrimonio netto delle banche, che porterebbe a una minore stabilità in tempi di crisi a seguito dell'introduzione di una valuta digitale.

La piena integrazione di una moneta digitale potrebbe migliorare il benessere delle famiglie, ma la stabilità del settore bancario potrebbe risentirne.

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— Office of Financial Research (OFR) (@OFRgov) March 22, 2023

Con la presenza di una stablecoin o di una CBDC nell'economia, i depositi bancari "competerebbero" con la valuta digitale all'interno dei portafogli di liquidità delle famiglie. Ciò indurrebbe le banche a ridurre lo spread tra i tassi di prestito e di deposito aumentando gli interessi pagati sui depositi, lasciandole con un patrimonio netto inferiore a quello che avrebbero senza la presenza delle valute digitali.

Le famiglie trarrebbero vantaggio dalla concorrenza tra le banche e la moneta digitale. Gli autori hanno scritto:

"Nella nostra calibrazione di riferimento, in cui adattiamo l'elasticità tra moneta digitale e depositi all'elasticità stimata tra depositi e contante, troviamo miglioramenti in termini di benessere nell'ordine del 2% in equivalenti di consumo".

Secondo lo studio, se la moneta digitale facesse troppa concorrenza ai depositi bancari, l'instabilità finanziaria che ne deriverebbe potrebbe avere un effetto negativo sulle famiglie. Inoltre, anche in caso contrario, le valute digitali potrebbero non essere il modo migliore per aumentare il benessere pubblico. "Gli emittenti che massimizzano i profitti in un mercato competitivo" potrebbero avere risultati migliori delle valute digitali. Gli autori concludono:

"I nostri risultati suggeriscono che le frizioni finanziarie possono limitare i potenziali benefici delle valute digitali e che il livello ottimale di valuta digitale potrebbe essere inferiore a quello che verrebbe emesso in un ambiente competitivo".

Lo studio si è avvalso di matematica e teoria economica avanzata per presentare le proprie argomentazioni. Lo studio è stato pubblicato il 22 Marzo, lo stesso giorno in cui la Casa Bianca ha pubblicato l'Economic Report of the President. Anche il report presidenziale ha espresso preoccupazione per gli effetti potenzialmente dannosi di una CBDC economicamente integrata nel sistema bancario.

Traduzione a cura di Matteo Carrone