La hard fork di Bitcoin Cash (BCH), prevista per il 15 novembre, si avvicina: pare tuttavia che una grossa percentuale dell'hash power della rete sia in favore di Bitcoin Cash SV, la versione supportata da Craig Wright.

Secondo i dati raccolti da Coin Dance, circa il 66-77% dei miner di BCH preferisce il network SV rispetto a quello ABC, supportato invece dal celebre investitore Roger Ver.

Si tratta di una stima che tiene conto delle mining pool che hanno annunciato ufficialmente il proprio sostegno per l'una o l'altra versione della moneta. Viceversa, dei 2.246 nodi che gestiscono la rete Bitcoin Cash, ben 1.079 sono a favore di ABC e soltanto 166 parteggiano per SV.

Bitcoin Cash Nodes as of Nov. 11. Source: Coin Dance

Nodi di Bitcoin Cash in data 11 novembre. Fonte: Coin Dance

Questi due fattori non possono essere tuttavia considerati indicatori completi su quale delle due versioni avrà la meglio al termine della hard fork. Il lancio di un nodo è infatti un processo relativamente semplice ed economico, chiunque potrebbe realizzarne molteplici per poche centinaia di dollari. Al tempo stesso, nonostante l'hash rate sia una componente cruciale dei sistemi Proof-of-Work (PoW), si tratta di un fattore sostanzialmente inutile se la moneta non viene in primo luogo accettata sugli exchange.

Al momento della stesura di questo articolo, sia Bitcoin Cash ABC che Bitcoin Cash SV vengono scambiati su Poloniex, con un valore rispettivamente di 393$ e 107$.

Le controversie attorno all'imminente hard fork di Bitcoin Cash si sono accentuate questa settimana, quando Craig Wright ha definito Roger Ver un "nemico". Pare infatti che in una e-mail privata Wright abbia accusato Ver di "odiare il Bitcoin", ripetendo ancora una volta di essere il vero Satoshi, vale a dire il creatore originale del Bitcoin.

Attualmente Bitcoin Cash è in rosso del 4% rispetto alla giornata di ieri, con un valore di circa 508$.