Secondo le nuove regole della Banca Centrale degli Emirati Arabi Uniti (CBUAE), le istituzioni finanziarie autorizzate (LFI) dovranno identificare e verificare l'identità di tutti i clienti. L'aggiornamento entrerà in vigore "entro un mese", cioè entro fine giugno. 

Il 31 maggio, la CBUAE ha pubblicato una guida per le LFI sui rischi "connessi agli asset virtuali e ai provider di servizi di asset virtuali". Il documento, di 44 pagine, specifica le novità in materia di antiriciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo (AML/CFT) per gli istituti bancari che operano con le criptovalute negli Emirati. Il documento tiene conto degli standard globali del Gruppo d'azione finanziaria internazionale (GAFI).

Le LFI, nella definizione della Banca Centrale, sono essenzialmente tutte le istituzioni finanziarie non crypto che stabiliscono una relazione con i provider di asset virtuali (VASP): banche, società finanziarie, case di cambio, provider di servizi di pagamento, provider hawala registrati e compagnie di assicurazione.

Secondo le linee guida, le LFI dovrebbero presentare alla banca centrale una richiesta di non opposizione all'apertura di conti per ogni VASP, caso per caso. È vietata qualsiasi collaborazione con VASP privi di licenza nazionale.

Oltre al processo di verifica generale dei clienti prima di qualsiasi rapporto, le LFI dovrebbero anche "comprendere la natura dell'attività del cliente". Questa fase suggerisce la creazione di un profilo per ogni cliente, compresi i tipi e i volumi di transazioni che si prevede il cliente effettuerà.

Le LFI avrebbero anche l'obbligo di monitorare i volumi delle transazioni in criptovaluta dei clienti individuali non istituzionali con i VASP provenienti da "giurisdizioni ad alto rischio". In questi casi, ad esempio, si potrebbero trasferire gli asset virtuali sul proprio conto solo al di fuori dell'ecosistema dei VASP con licenza degli EAU.

Nel frattempo, i rappresentanti della CBUAE si sono incontrati con i loro omologhi dell'Autorità Monetaria di Hong Kong per discutere della loro cooperazione in materia di regolamentazione degli asset virtuali. Le due banche centrali si sono inoltre impegnate a facilitare le discussioni su "iniziative congiunte di sviluppo fintech e sforzi di condivisione delle conoscenze" con i rispettivi hub di innovazione della regione.
Traduzione a cura di Walter Rizzo