Anchorage Digital, piattaforma digitale con sede a San Francisco che gestisce la prima criptobanca con sede a livello federale, proporrà l'opzione di partecipazione allo stake di Ethereum (ETH) per le istituzioni. La decisione giunge in previsione del passaggio, da tempo promesso, della rete Ethereum dal protocollo di consenso proof-of-work (PoW) a proof-of-stake (PoS). 

Ieri, Anchorage ha annunciato l'intenzione di introdurre lo staking di ETH – attività che consiste nel guadagnare ricompense fungendo da validatore di transazioni sulla blockchain di Ethereum – per le istituzioni. Diogo Mónica, cofondatore e presidente di Anchorage Digital, ha definito lo staking un vantaggio per gli investitori istituzionali e per l'ecosistema:

"Aprendo la strada alle istituzioni per lo stake dei loro Ethereum, stiamo fornendo una maggiore legittimità agli asset testati dal mercato e, nel processo, eliminando qualsiasi rischio di hot wallet per le istituzioni che cercano di generare nuovi rendimenti dalle criptovalute".

L'annuncio sottolinea le grandi aspettative di Anchorage nei confronti del prossimo aggiornamento della rete Ethereum, che collegherà la sua mainnet con il sistema PoS, coordinato dalla Beacon Chain. La funzione dovrebbe consentire agli investitori di ottenere ricompense dai loro ETH in custodia, mettendoli in stake con un validatore di Anchorage. Dopo il Merge, i validatori guadagneranno non solo le ricompense dei blocchi, ma anche le commissioni di priorità delle transazioni, riservate in precedenza ai miner.

La Beacon Chain è stata lanciata come parte della roadmap transitoria di Ethereum a dicembre 2020. A giugno 2022, Ethereum ha lanciato la testnet Sepolia, che avrebbe iniziato a raggiungere il consenso utilizzando la PoS anziché la PoW. La data ufficiale del Merge sulla mainnet di Ethereum è stata posticipata più volte. Attualmente il completamento è previsto per agosto 2022, ma questa data potrebbe essere ulteriormente posticipata, a causa di un ritardo della difficulty bomb.

Il mese scorso, Anchorage ha formato un exchange custody network con cinque piattaforme di trading di asset digitali: Binance.US, CoinList, Blockchain.com, Strix Leviathan e Wintermute, al fine di segregare i fondi dei clienti istituzionali presenti negli exchange a caveau regolamentati. A dicembre 2021, la società si è assicurata 350 milioni di dollari in un round di finanziamento guidato dal big degli investimenti KKR.