Binance sta pianificando di delistare 14 token dalla sua piattaforma il 16 aprile, in una mossa pensata per eliminare i progetti di bassa qualità che non aderiscono ai requisiti di quotazione più rigidi del crypto exchange. 

Il delisting dei token avverrà a seguito di una “valutazione completa di molteplici fattori”, tra cui i risultati del primo “voto per il delisting” dell'exchange, in cui i membri della community hanno segnalato progetti con metriche non proprio stellari, ha annunciato Binance l'8 aprile.

Gli altri fattori includono l'impegno del team nel progetto, l'attività di sviluppo, il volume di trading e la liquidità, la stabilità della rete, la reattività alle richieste di due diligence di Binance e i nuovi requisiti normativi. 

I token selezionati per il delisting sono Badger (BADGER), Balancer (BAL), Beta Finance (BETA), Cream Finance (CREAM), Cortex (CTXF), Aaelf (ELF), Firo (FIRO), Kava Lend (HARD), NULS (NULS), Prosper (PROS), Status (SNT), TROY (TROY), UniLend (UFT) e VIDT DAO (VIDT).

Fonte: Binance

Nell'ultimo anno Binance ha inasprito i suoi requisiti di quotazione nel tentativo di aumentare la protezione degli investitori. Secondo Bloomberg, nel marzo 2024 la società ha esteso il cosiddetto “cliff period” —  ovvero il periodo di tempo in cui i token quotati non possono essere venduti — ad almeno un anno. 

Con la proliferazione dei token, i requisiti di quotazione si inaspriscono a livello generale

Binance non è l'unico crypto exchange ad aver inasprito i propri requisiti di quotazione a seguito dell'aumento del controllo normativo. Lo scorso ottobre, Bitget ha annunciato una revisione del suo processo di quotazione dei token, dando priorità a fattori quali la valutazione completamente diluita, i periodi di lock-up degli investitori e i piani aziendali dei progetti. 

Anche in Corea del Sud, i crypto exchange hanno rafforzato i loro requisiti di quotazione a causa delle nuove normative, che includono limitazioni sui token scambiati a livello nazionale da meno di due anni.

I requisiti di quotazione più severi sono necessari anche per eliminare la marea di nuovi token che si affacciano sul mercato quotidianamente.

Sulla scia della “memecoin mania”, piattaforme come CoinMarketCap tengono traccia di ben 13,24 milioni di criptovalute. Il numero effettivo di cripto supera ampiamente questo numero. 

Alcuni analisti hanno sostenuto che l'eccesso di offerta di token spiega in parte perché la tanto attesa “altseason” non è mai decollata durante questo ciclo. 

L'impennata del numero di criptovalute potrebbe aver diluito l'altseason. Fonte: Ali Martinez

“Oggi, ci sono oltre 36,4 milioni di altcoin, rispetto a meno di 3.000 durante l'alt season 2017-2018 e addirittura meno di 500 altcoin nel 2013-2014”, ha scritto sui social media il crypto analista Ali Martinez.