Circa due settimane fa, Binance aveva promesso che avrebbe sviluppato un meccanismo Proof-of-Reserves (PoR) in risposta ai problemi di liquidità e alla successiva bancarotta di FTX; quest'oggi, l'azienda ha pubblicato la sua risposta ufficiale.

In un annuncio sul proprio sito web, Binance ha delineato come gli utenti possono utilizzare il meccanismo PoR per verificare le partecipazioni dell'exchange. Attualmente l'unico token disponibile per la verifica è Bitcoin (BTC), ma l'azienda ha assicurato che nelle prossime settimane saranno supportate anche altre monete.

Inoltre, saranno introdotti sistemi aggiuntivi per garantire la veridicità dei risultati, come ZK-SNARKs e verifiche da parte di auditor di terze parti. Di recente Binance ha anche reso pubblici i dettagli dei suoi wallet e delle loro attività on-chain.

La community ha reagito positivamente all'annuncio:

"Si tratta di un'ottima iniziativa. Forse in futuro potreste anche introdurre una pagina appositamente per le Proof of Reserves, in cui gli utenti possono vedere tutte le partecipazioni dell'exchange, con dati aggiornati ogni giorno."

Binance è stata una delle prime aziende a rilasciare una prova delle proprie riserve in seguito al fallimento di FTX. Anche Bybit ha fatto lo stesso il 16 novembre, una settimana dopo l'incidente, così come altre importanti piattaforme di trading come Bitfinex, OKX, KuCoinCrypto.com.

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Huobi e Gate.io sono state criticate dopo aver pubblicato le loro informazioni, dato che includevano fondi presi in prestito. Grayscale Investments ha invece affermato di essere riluttante a rendere pubblici gli indirizzi dei suoi wallet, a causa di timori legati alla sicurezza.

Il 10 novembre, Chainlink Labs ha iniziato ad offrire servizi di auditing PoR agli exchange del settore, al fine di incrementare il livello di trasparenza generale dell'industria. La popolare piattaforma CoinMarketCap ha anche aggiunto un tracker PoR, che tiene traccia dei dati resi pubblici dagli exchange centralizzati.