Il recente massimo storico di Bitcoin potrebbe essere collegato alle questioni in corso nel mercato obbligazionario giapponese, segnalando forse il crescente riconoscimento di BTC come copertura contro l'instabilità del sistema finanziario tradizionale (TradFi).
Secondo i dati di Cointelegraph, il 22 maggio il prezzo di Bitcoin (BTC) ha raggiunto un nuovo massimo storico di 112.000 dollari, prima di ritracciare e scambiare sopra i 109.700 dollari al momento della stesura.
Sebbene alcuni abbiano attribuito il rialzo agli sviluppi geopolitici, tra cui l'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump dei negoziati di cessate il fuoco tra Russia e Ucraina il 19 maggio, secondo gli analisti di mercato sembrano essere più rilevanti i fattori macroeconomici.

Grafico giornaliero di BTC/USD, andamento dell'ultimo anno. Fonte: Cointelegraph

Titoli di Stato giapponesi raggiungono rendimento da record

Il responsabile della ricerca europea di Bitwise, André Dragosch, sottolinea le crescenti preoccupazioni relative alle prospettive del credito sovrano giapponese, evidenziando un picco dei rendimenti dei titoli obbligazionari a lungo termine del Paese.

Rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 30 anni LSEG. Fonte: Cointelegraph/TradingView

Stando a TradingView, il 20 maggio 2025 il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 30 anni ha raggiunto un nuovo massimo storico del 3,185%, per poi scendere al 3,115% il 23 maggio.
I titoli di Stato sono generalmente considerati beni rifugio. Tuttavia, quando i rendimenti aumentano bruscamente, spesso ciò segnala le preoccupazioni degli investitori circa la sostenibilità fiscale e il rischio di rimborso. Il rapporto debito/PIL del Giappone supera il 250%, rispetto al 62% della Germania, eppure entrambi i paesi registravano rendimenti dei titoli a 30 anni vicini al 3,1% il 21 maggio, segnala The Kobeissi Letter.
“A causa dell'aumento dei rendimenti, la sostenibilità diventa un problema sempre più importante, il che significa che il rischio di credito aumenta e quindi i rendimenti aumentano ancora di più”, afferma Dragosch. ‘E così si finisce in una sorta di circolo vizioso del debito fiscale’.
Dragosch ritiene che la crescente volatilità del mercato obbligazionario giapponese possa spingere alcuni investitori istituzionali a riconsiderare il ruolo di Bitcoin come copertura contro il rischio di default sovrano.
“Ciò sta ora influenzando altri mercati obbligazionari, in particolare quello dei titoli del Tesoro statunitense”, aggiunge Dragosch.

Fonte: The Kobeissi Letter

Rischio sovrano alimenta l'appeal per le crypto

L'instabilità del mercato obbligazionario giapponese suscita preoccupazioni sul rischio di credito sovrano, favorendo una maggiore adozione di Bitcoin tra i partecipanti al TradFi, ribadisce Dragosch a Cointelegraph, aggiungendo:

“Bitcoin è un asset immutabile. È privo di rischio di controparte. È una copertura contro il rischio e il default sovrano”.

“Il rischio di insolvenza percepito continua ad aumentare, i rendimenti continuano a salire? Questo è un indicatore approssimativo del motivo per cui Bitcoin potrebbe dirigersi verso i 200.000 dollari”, suggerisce Dragosch, aggiungendo che ciò resta subordinato al continuo accumulo di Bitcoin da parte delle società e dei detentori di fondi negoziati in borsa (ETF).

Afflussi mensili su Bitcoin ETF. Fonte: Sosovalue

Nel frattempo, secondo quanto riportato da Cointelegraph il 23 maggio, gli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti sono a meno di 1,3 miliardi di dollari dal superare il record mensile di afflusso di 6,49 miliardi di dollari registrato a novembre 2024.

Traduzione a cura di Walter Rizzo