In Colombia è ora presente il più alto numero di ATM di Bitcoin (BTC) in tutta l'America Latina. Secondo il sito web CoinATMRadar, attualmente a Bogotà, la capitale del Paese, vi sono 34 sportelli automatici dedicati a BTC; seguono Medellín con 11, e Bucaramanga e Cali a parimerito con 4. Anche nelle città di Armenia, Barranquilla, Cartagena, Cúcuta, La Hormiga e Pereira sono presenti ATM crypto.

Si è spesso discusso dei Paesi dell'America Latina, come il Venezuela e l'Argentina, come di potenziali "punti caldi" per l'adozione crypto a causa dei disordini economici e politici presenti in svariate regioni. La Colombia ha compiuto passi da gigante nella regolamentazione del settore: a settembre di quest'anno, il governo ha approvato un programma pilota per testare le transazioni con criptovalute. Tale programma opera all'interno di una sandbox normativa e durerà fino al 31 dicembre.

A settembre, il Ministero Colombiano dell'Informatica e delle Comunicazioni (MinTIC) ha ufficialmente esortato il settore pubblico ad adottare non soltanto la tecnologia blockchain, ma anche le transazioni crypto.

Secondo uno studio recentemente condotto da Daniel Cartolin, ricercatore presso Chainalysis, oggigiorno l'America Latina rappresenta il 7% dell'intero ecosistema globale delle criptovalute. Nella regione spicca soprattutto il Messico dal punto di vista dei pagamenti al dettaglio:

"Tradizionalmente, le rimesse tra gli Stati Uniti e il Messico raggiungono cifre importanti. Stiamo cominciando a vedere aree in cui vengono inviati soldi tramite le criptovalute, in primis perché vi sono meno tasse quando si tratta di scambiare crypto; inoltre l'individuo non deve visitare siti come Western Union o Moneygram per compiere l'operazione, può essere fatto tutto da un telefono."